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Si presenta la lista Cassani Sindaco: “Il nostro partito è Gallarate”

Nata in parte da nuovi innesti frutto di cinque anni di governo, la lista personale di Cassani ha cercato di coprire al massimo quartieri e aree sociali della città, per massimizzare il consenso

lista Cassani Sindaco

«È l’unica vera lista civica, ci sono tante finte civiche». Così Andrea Cassani lancia la squadra della “sua” lista personale, Cassani Sindaco. Una lista nata da alcuni che erano con lui già nel 2016, ma anche da nuovi innesti, emersi grazie ai contatti nei 5 anni di governo di Gallarate.

Come la portavoce Chiara Allai, nominata a maggio vicepresidente della Fondazione Scuole Materne, a sugellare una precedente esperienza nei comitati genitori.
«Siamo una civica: nessuno di noi è iscritto a un partito. Il nostro partito è Gallarate» dice subito Allai nel suo intervento di presentazione del gruppo.

«Tutti noi candidati abbiamo apprezzato la costante presenza di Cassani sul territorio ed il rapporto con i suoi concittadini, un sindaco che parla ai suoi cittadini in maniera diretta e risponde sempre».

Apprezzano che «sia riuscito a realizzare oltre l’83% del programma [del 2016] nonostante la pandemia». Ora la lista Cassani Sindaco sposa il programma per il prossimo quinquennio. «Qualche spunto viene da noi, ad esempio lo Spazio Mamma a Villa Delfina».

lista Cassani Sindaco

La squadra creata è ben caratterizzata a “coprire” tutti i rioni (in termini “geografici” c’è una buona rappresentanza dei Ronchi) con attenzione poi a non coprire troppo le stesse aree di conoscenze e amicizie, per massimizzare il consenso. 

Si presentano in ordine alfabetico: al primo posto (per caso) appunto la coordinatrice Chiara Allai, crennese, vicepresidente della Banca del Tempo e vicepresidente Fondazione Scuole Materne.
Antonio Antenore viene da Cascinetta, Francesca Aragona viene da Sciarè ed è attiva con il Coro divertimento vocale (come anche Laura Curioni).

Dal centro vengono il medico Michele Aspesi, e Paolo Banfi, che è anche arrivo nei Lions. Nel Leo Club – giovani del Lions – è attivo Luca Colombo, da Ronchi.

Marco Castoldi è arnatese, attivo nella consulta rionale e nella associazione Buon Vicinato nata dal “villaggio” di via Padova. Seguono i nomi dell’imprenditrice Marzia De Angelis, di Costanza Del Bianco, arnatese e nota nel mondo della scherma, Claudio Di Trani da Cedrate. E ancora Rossella Glorioso, legata al comitato genitori Cajello/Cascinetta e lo studente  Matteo Gualandris.

Chiara Lucatini è veterinaria con clinica ai Ronchi, l’ingegnere Alessandro Marca Manca, poi ci sono la studentessa Alessia Marchetto,  Vanessa Misefari da Madonna in Campagna (attiva nella CRI e nel comitato pendolari), Andrea Moro gestore di un noto locale in centro, Stefania Picchetti avvocato residente ai Ronchi e attiva nella scuola, al pari di Daniela Pisani.

Una esperienza amministrativa ha Stefano Robiati, dai Ronchi, assessore uscente delegato al bilancio chiamato da Cassani a metà mandato (è l’unico dei tre assessori civici che si è ricandidato.
Chiudono la lista Thomas Valentino, imprenditore e presidente del basketball Gallarate, e Sara Zanarello, residente in centro, neoodontoiatra.

«Ringrazio tutti per la presenza e l’entusiasmo, che è importante per me e per gli altri. Complimenti per l’impegno che ci state mettendo» ha detto poi Andrea Cassani nel suo intervento finale davanti ai sostenitori di fronte alla Loggetta San Pietro. Polemizzando poi appunto con le altre civiche considerate fasulle, tornando sul progetto di rinnovo del campo dello stadio («parte adesso perché Guenzani ci ha bloccato affidandolo al rugby in scadenza di mandato»). Promette attenzione alle fasce deboli, con interventi diretti, anche qui in polemica con gli avversari: «Non come prima quando i soldi venivano orientati alle cooperative, quelle di un certo colore, dove magari lavorano i candidati di una certa area, dove magari lavorano i candidati del centrosinistra» (il  riferimento è a Exodis.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 11 Settembre 2021
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