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Confcommercio: “Sul Green pass ancora troppi dubbi interpretativi”

Secondo l'associazione di categoria l'entrata in vigore dell'obbligo non ha chiarito alcune questioni fondamentali

ristorante, bar, mascherina, green pass - pixabay

Per la Confcommercio della provincia di Varese l’entrata in vigore dell’obbligo del Green pass ha moltiplicato i dubbi relativi alla sua applicazione. Si va dalla modulistica da utilizzare sull’atto formale per i soggetti incaricati della verifica del certificato verde alla definizione delle responsabilità del delegato al controllo, da chi controlla il lavoratore delegato alla tenuta del registro che a sua volta apre un’ulteriore questione non da poco: è obbligatorio solo nel caso dei controlli a campione o non lo è.

La casa in piazza 2015
Rudy Collini presidente di Confcommercio

Secondo Confcommercio, rimane ancora aperta la questione sulla possibilità o meno di accedere al posto di lavoro anche per le persone in attesa di Green pass dopo la prima vaccinazione e prima del quindicesimo giorno dalla somministrazione. «Si tratta di personale in possesso di certificazione cartacea rilasciata dalla struttura sanitaria dove è stata effettuata la vaccinazione – sottolinea l’associazione di categoria – La Faq (Frequently Asked Questions)* del Governo  dà spazio a diverse interpretazioni, non entrando però nello specifico. La domanda, perciò, è la seguente: i soggetti che hanno diritto al Green pass ma ne attendono il rilascio o l’aggiornamento come possono dimostrare di poter accedere al luogo di lavoro?».
«Come è comprensibile – conclude Confcommercio – noi e i nostri associati non possiamo assolutamente correre il rischio di lasciare a casa senza stipendio lavoratori che invece avrebbero il diritto di svolgere la loro mansione quotidiana».

* Per i soggetti in attesa di rilascio di valida certificazione verde e che ne abbiano diritto, nelle more del rilascio e dell’eventuale aggiornamento, sarà possibile avvalersi dei documenti rilasciati, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta.

Pubblicato il 15 Ottobre 2021
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