In volo su Milano: quando la Fiera raccontava la conquista dei cieli
In occasione del World Routes, il forum di compagnie e operatori turistici ospitato quest'anno a Milano, la Fondazione Fiera racconta con una mostra l'industria aeronautica e i viaggi
Gli aerei intecontinentali ma anche l’elicottero, la nuova macchina volante in grado di restare sospesa nell’aria: erano le novità che un tempo la Fiera di Milano presentava ai milanesi, nell’appuntamento forse più atteso di tutto l’anno, nel capoluogo lombardo.
Alla Fiera si poteva trovare di tutto, dai prodotti alimentari fino ai trattori. Ma lo spettacolo era garantito dalle più innovative macchine, come i treni “Settebello” (con salotto di testa, per godersi il viaggio Milano-Roma) o – appunto – gli innovativi elicotteri sbarcati dall’America, che già alla Fiera del 1950 atterrarono dentro l’area espositiva.
Un pezzo di quel mito milanese rivive ora nella mostra Highways to the sky, highways to Italy – La rinascita di un Paese e il Boom economico attraverso l’aeronautica e l’industria dei motori alla Fiera di Milano, curata da Paolo Bricco (storico della Cultura d’Impresa) e Andrea Lovati (Responsabile Archivio Storico Fondazione Fiera Milano).
In occasione dell’edizione 2021 di World Routes (il grande forum tra operatori mondiali del settore aviation), Fondazione Fiera Milano ha selezionato dal suo imponente patrimonio archivistico una preziosa selezione di venti immagini.
L’elicottero Aersilta atterra sull’eliporto della Fiera, al padiglione 32Scatti che ritraggono manifestazioni organizzate alla Fiera Campionaria di Milano fra il 1945 e il 1965, suddivise in due percorsi che si completano a vicenda; le prime dieci riguardano gli aerei e gli elicotteri, fino alle suggestioni dei primi viaggi spaziali; le altre dieci sono relative alle automobili e alle moto, ai trattori e ai treni.
Il mosaico che si compone evidenzia la centralità che soprattutto l’industria aeronautica, quella appunto delle “strade del cielo”, e l’industria della mobilità in generale hanno avuto in un passaggio storico fondamentale per l’Italia, l’Europa e il Mondo: il Secondo dopoguerra, che nel nostro Paese ha dato vita alla Ricostruzione e al Boom economico.
Nei padiglioni della Fiera di Milano, nel periodo aureo della Ricostruzione e del Boom economico il sistema industriale nazionale può mettere in mostra le sue competenze e le sue innovazioni. Da Fiat Aviazione alla Breda, dalla Alfa Romeo alla Piaggio, le novità dell’aviazione erano allora tante, con la voglia dell’Italia di riaffacciarsi su un settore in cui non era facile ripartire (inizialmente anche per vincoli alla produzione bellica).
Un montaggio di immagini storiche, tra cui spicca un aereo da addestramento Fiat G-46Eppure la capacità innovativa emerse subito: già nel 1950 Leone Concato, con la sua Aersilta, portò alla Fiera (all’eliporto “Leonardo da Vinci” situato sul tetto del padiglione 32) un elicottero Bell, di cui aveva acquisito la licenza. Fu poi l’Agusta di Cascina Costa di Samarate a sviluppare in pieno la collaborazione con Bell, in un settore quantomai promettente: tra le immagini in mostra c’è – non a caso – anche lo stand di casa Agusta (allora anche questi spazi venivano realizzati con risorse interne).
Il volo era allora un sogno, un desiderio, che accomunava migliaia di persone comuni. Ma anche industriali e capi di Stato (Luigi Einaudi), diplomatici (l’ambasciatrice americana Clare Boothe Luce), futuri pontefici (G. B. Montini, poi Papa Paolo VI°) e donne della politica internazionale (la first lady dell’Argentina, Evita Perón), transitati dai padiglioni della Fiera.storia.
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