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Air Italy rifiuta ancora la richiesta di cassa per 1300 lavoratori tra Olbia e Malpensa

Ancora un nulla di fatto nell'ennesimo incontro sul destino dei 1300 lavoratori tra Olbia e Milano Malpensa: l'azienda non cede. Pressing di sindacati e Regioni

I flash mob a Malpensa contro la chiusura di Air Italy

«L’ennesima fumata nera». Non fa un passo in avanti la vertenza di Air Italy: l’azienda continua a ribadire il suo no alla richiesta di ammortizzatori sociali oltre il 31 dicembre, la data oltre cui i lavoratori della compagnia (ferma da inizio 2020) rimarrebbero senza reddito. La questione riguarda 1300 lavoratori tra Olbia – principale base “storica” – e Milano Malpensa, dove furono trasferiti molti lavoratori nella fase di effimero rilancio (sono circa 800, a Malpensa)

«È assolutamente necessario che Airitaly conceda un’estensione della procedura di mobilità al 31 dicembre, in concomitanza con la scadenza dell’attuale ammortizzatore sociale» dice la segretaria territoriale Uiltrasporti del Nord Sardegna Elisabetta Manca al termine dell’incontro sulla vertenza Airitaly che si è svolto questa mattina a Roma, nella sede del ministero del Lavoro, durante il quale l’azienda ha ribadito la propria indisponibilità a voler richiedere un ulteriore periodo di cassa integrazione per i lavoratori.

«È necessario che l’azienda si assuma le proprie responsabilità e accolga le richieste arrivate in maniera unitaria da Ministero del Lavoro, Regioni e Organizzazioni Sindacali. Non accetteremo mai che 1400 lavoratori restino senza lavoro e senza un sostegno a causa delle scellerate scelte aziendali».

Situazione seguita anche da Regione Lombardia: «Occorre sospendere i licenziamenti» ha commentato l’assessore a Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Melania Rizzoli.

«Da diversi mesi infatti – ha proseguito – Regione Lombardia sta rappresentando al Governo – dove peraltro è in discussione in sede di legge di bilancio una proposta per consentire la proroga degli ammortizzatori sociali nel trasporto aereo per tutto il 2022 – la gravità della situazione».

«La crisi del settore a areo, che si è acuita proprio in questi giorni a causa della nuova variante del virus – ha fatto presente l’assessore – deve essere affrontata con strumenti straordinari. Da parte nostra, sulle politiche attive, i nostri uffici sono in costante contatto con sindacati e operatori della formazione affinché colgano le opportunità date dall’utilizzo dei voucher nelle Azioni di rete di Regione Lombardia. E’ fondamentale – ha concluso Rizzoli – accelerare adesso per consentire la riqualificazione e aiutare nella ricollocazione del più ampio numero possibile di lavoratori».

Pubblicato il 29 Novembre 2021
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