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Con l’ok di Ferno, al via le consultazioni tra Sap e Agesp per la fusione

Nella fase preliminare tra Sap e Agesp è spuntato il problema dell'aeroporto, insieme al posticipo della Tarip al 2023. Cerutti: "Con l'applicazione della Tarip Sap avrebbe potuto continuare"

consiglio comunale marzo 2022 ferno

Dopo il voto di Lonate Pozzolo all’atto di indirizzo che dia inizio alle consultazioni tra la municipalizzata Sap e Agesp, anche il consiglio comunale di Ferno (che è socio al 50% di Sap, insieme a Lonate) ha approvato all’unanimità la delibera ieri, giovedì 31 marzo.

«Si è pensato a una nuova creazione di sinergie con altre realtà; Agesp sta verificando la stessa cosa per garantire il volume di attività che consente di ammortizzare i costi», ha spiegato il sindaco, Filippo Gesualdi, «è nata un’interlocuzione tra Agesp e Sap con la richiesta di valutare preliminarmente gli aspetti economico-finanziari e tecnici della situazione di Sap: l’atto di indirizzo è l’autorizzazione di Sap affinché Agesp possa valutare».

La fase di conoscenza reciproca di Sap e Agesp sarà attuata tramite lo scambio di dati informativi e dei conti delle due società: dopo l’approvazione delle due delibere nei consessi comunali, si aprirà un periodo di transizione e approfondimento della conoscenza, in modo da valutare o meno la fusione di Sap in Agesp.

La difficile situazione in cui verte Sap è sotto gli occhi di tutti, purtroppo non riesce a sostenersi sulle proprie gambe; già in una assemblea pubblica dello scorso novembre si era fatto luce sulla gestione inefficiente, che mette al rischio 40 famiglie e ha già obbligato il comune di Lonate a correre ai ripari e a provare a mettere delle pezze.

Dalla fase preliminare di studio e di analisi dei conti del socio, «è nato il problema dell’aeroporto: Agesp si è chiesto se questo servizio rientrasse nell’80% e mancava la parte di Ferno, che è la più importante perché comprende il Terminal 1».

Un problema, quello della ripartizione 80-20, che interessa Agesp ma «che in primo luogo interessa Sap: qualora si interrompesse l’interlocuzione con Agesp, la sistemazione 80-20 va sistemata e segnalata per  valutare se il valore economico espresso dai soci Sap vada a incidere all’affidamento in house di Agesp, creando difficoltà ad Agesp stessa». Gesualdi ha poi rassicurato dicendo che la società bustocca «ha una capienza importante per sostenere l’aeroporto», anche se ultimamente sta gestendo i servizi di un Comune non socio «che sta erodendo il 20% di Agesp».

Tutti favorevoli

Claudia Colombo (Piantanida per Ferno) si è espressa a favore di questa valutazione, «perché i numeri non sono interpretabili e si chiarirà finalmente il peso del nostro socio lonatese e il peso di Ferno per evitare che si parli di cose reali e di numeri e non di sentito dire». Secondo la consigliera dell’opposizione Lonate «è partito con l’acceleratore», mentre su questi temi c’è bisogno di cautela e di consultare gli esperti in materia.

«Pensiamo che ora ci si possa confrontare con i costi soci e trattare l’argomento con il vero peso dell’argomento. Sarà un argomento da campagna elettorale dove si fa in fretta ad essere spannometrici», ha concluso, dichiarando che il voto del gruppo sarebbe stato favorevole.

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Il nodo della tariffa puntuale

C’è ancora un nodo da sciogliere e che riguarda anche Sap e Agesp, ovvero la tariffa puntuale: nel corso della serata il consesso ha posticipato al 2023 il passaggio alla Tarip. «Dovevamo passare alla tariffa puntuale nel 2020, ma con Covid abbiamo posticipato di due anni», ha spiegato il sindaco, «nella fase iniziale di verifica della municipalizzata si è trovata una criticità per quanto riguarda il servizio di Sap all’aeroporto». Ha poi riportato il calcolo di rifiuti dell’aeroporto (che si aggira intorno ai 5 milioni di chili) e di Ferno (600mila chili).

Gesualdi ha spiegato che, nel tempo, il servizio che svolgeva Sap in aeroporto nel tempo si è modificato, «andando a introdurre dei servizi che inizialmente non erano previsti (svolti in aera privata) che potrebbero incidere sul rapporto 80-20 della municipalizzata». Ciò ha avuto delle ricadute nella preparazione del piano Tarip: «L’aeroporto supera i 700mila metri quadri e la nuova Tarip prevede una parte fissa calcolata sulla superficie delle utenze non domestiche e una parte variabile. Il calcolo sull’aeroporto era necessario per capire quale parte rientrasse nella parte privata e nella parte pubblica».

Da qui la decisione di posticipare l’entrata in vigore della Tarip al 2023, «utilizzando il 2022 come metro di misurazione per verificare le modalità della raccolta rifiuti e su quali edifici pubblici richiede. Vogliamo consentire gli accorgimenti per evitare che la società municipalizzata perda le sue caratteristiche di in house».

«Qualora si verificasse l’impossibilità di considerare l’aeroporto nel rapporto 80-20 l’aeroporto potrebbe non essere incluso e potrebbe divenire un’utenza domestica», ha concluso Gesualdi.

Più tranchant il vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Mauro Cerutti: «Abbiamo appurato che il passaggio alla Tarip è vantaggioso su diversi profili (economico e sulla qualità del servizio). Se la tariffa puntuale fosse applicata Sap potrebbe continuare. Se noi lo portassimo al Cda di Sap votando a favore e Lonate Pozzolo votasse contro, la potremmo citare in giudizio per i danni alla società».

Pur affermando che l’ordine del giorno debba essere approvato, Colombo non ha nascosto il proprio rammarico: «Giungiamo al terzo anno consecutivo del tentativo di applicare la tariffa puntuale. Il Comune poteva essere virtuoso cercando di rinnovare e a vestire su misura il costo di servizio, ma ancora una volta arriva la legge di turno che lo impedisce. Per noi è determinante mantenere in questi ultimi due mesi un rapporto serrato con Lonate: il fatto stesso di essere soci di Sap al 50% con queste tematiche difficoltose si rischia di entrare in un impasse lungo. Mi auguro che il sindaco solleciti un confronto allargato».

Rammarico anche da parte della maggioranza, così la capogruppo Pierangela Cassinerio: «Il percorso condiviso finora ha evidenziato nell’ultimo periodo delle criticità riferite al servizio prestato in aeroporto e il tentativo di elaborare un piano condiviso con il comune di Lonate sembrava una soluzione fattibile, soprattutto perché entrambi volevano sollevare la popolazione con interventi più economici. Ma è un tentativo che non è stato accolto».

 

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com
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Pubblicato il 01 Aprile 2022
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