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Ferrovia Malpensa-Gallarate: cantieri, ricorsi e un nuovo incontro lanciato dal Comitato

gallarate generico

Non si ferma la mobilitazione per cercare di arrestare il progetto della ferrovia Malpensa-Gallarate, il secondo accesso su ferro a Malpensa, fortemente contestato soprattutto a Casorate Sempione, il territorio che più subirà l’impatto della nuova infrastruttura.

Il progetto è passato alla fase esecutiva, con l’affidamento della gara per la realizzazione, ma la lotta del Comitato Salviamo la Brughiera non si ferma. Il comitato ha convocato infatti una nuova serata pubblica informativa e di approfondimento, prevista per il 27 maggio alle ore 21:00 alla sala del Centro Ricreativo la Riviscera, in via De Amicis,9 a Casorate Sempione.

«Riteniamo importante che su un tema di questa portata e rilevanza per il futuro dei nostri territori, nell’ambito delle problematiche e potenzialità della presenza aeroportuale e dei suoi sviluppi si possa avere un approfondimento pubblico e partecipato» dicono i promotori.

Dove passa la nuova ferrovia

All’incontro sono stati invitati anche i sindaci e i capigruppo consiliari di Casorate Sempione, Cardano al Campo, Somma Lombardo e Gallarate, i quattro Comuni coinvolti.

Il progetto prevede che la nuova linea abbia origine dalla ferrovia del Sempione nel tratto tra Ronchi di Gallarate e Casorate Sempione (con spostamento del Sempione, perdita del tratto alberato e nuovo sottopasso); i binari proseguono poi in parte in galleria in parte in trincea attraverso i boschi del Parco del Ticino tra Casorate e Cardano al Campo, fino a raggiungere l’area della stazione del T2, in territorio di Somma.

I temi dell’incontro

Tra i temi “in scaletta” dell’incontro del 27 anche l’impatto futuro dei cantieri (nella foto di apertura: elaborazione grafica su cartografia delle aree di cantiere) e le scadenze urgenti nella mobilitazione per evitare la costruzione dell’opera. Il Comitato ha sostenuto i ricorsi presentati e sostiene anche la necessità di appello per quelli già respinti.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 16 Maggio 2022
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