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Festa Pro Patria a Lecco, i tigrotti vincono 2 a 0 e volano a Trieste

Sul lago di Como un guizzo di Sportelli e una punizione di Pizzul stendono il Lecco. 90' minuti di battaglia per i tigrotti che accedono al secondo turno dei playoff, mercoledì al Nereo Rocco

Lecco - Pro Patria 0 a 2 (playoff 2022)

Colpo della Pro Patria al Rigamonti-Ceppi di Lecco, stadio espugnato dai tigrotti di Busto Arsizio per 0 a 2 nel primo turno dei playoff del Girone A di Serie C.

(Purtroppo dobbiamo segnalare che durante la partita la fotografa di VareseNews Roberta Corradin si è vista costretta a spostarsi dalla postazione di lavoro a causa di insulti sessisti e minacce di morte da parte della curva del Lecco. Un brutto gesto che – indipendentemente dal risultato della partita – nel giorno della festa dei lavoratori ha rovinato una domenica di calcio, andando a infrangere i valori civili, sociali e sportivi. A lei la nostra solidarietà, ndr)

Nonostante i favori del pronostico tutti indirizzati per i padroni di casa, a cui sarebbe bastato anche un pareggio per il passaggio del turno, i bianco-blu della Pro Patria hanno fatto valere la lunga tradizioni di successi sul Lago di Como, fatta eccezione del match d’andata terminato con un sonoro 3 a 0 che aveva lasciato qualche scoria e timore alla vigilia della gara. Ma, sotto gli occhi del presidente Citarella, la compattezza, l’equilibrio e la cinismo dei ragazzi di mister Sala hanno cancellato il vantaggio di cui il Lecco godeva prima del fischio di inizio grazie a due colpi di alcuni insospettabili marcatori: Moris Sportelli e Luca Pizzul, il primo bravissimo a fiutare da vero bomber un pallone vacante in area dopo un colpo da giocoliere di Sean Parker, il secondo con una magistrale punizione fatta passare sotto la barriera poco prima del recupero finale.

Le due reti, che ben si sposano all’ennesimo clean-sheet registrato in difesa, valgono il pass per la trasferta al Nereo Rocco, dove mercoledì gli alabardati della Triestina daranno battaglia ai tigrotti bustocchi nel secondo turno.

FISCHIO DI INZIO

Le squadre scendono in campo con due moduli speculari, il 352, sebbene in fase di possesso il Lecco sia passato in più occasioni a un più offensivo, almeno sulla carta, 442. Per i lariani, con diversi giocatori indisponibili, fra cui Giudici, De Paola affida le chiavi dell’attacco a Nepi e a uno dei migliori attaccanti per media minuti giocati/numeri gol: Simone Ganz. Alle loro spalle un centrocampo fisico in mediana – Kraja e Lora – per supportare la corsa degli sterni Purro e Masini. In difesa a difendere Pissardo il quartetto Celjak (spesso attivo anche sulla fascia), Battistini, Merli Sala e Marzorati.

Per i bustocchi, invece, la stessa formazioni uscita sconfitta dal Voltini di Crema, ma con il rientro tra i pali di Caprile e Nicco a centrocampo. Con Piu out e Fietta squalificato quindi a scendere in campo sono il trio difensivo composto da Sportelli, Boffelli, Saporetti, a centrocampo Vezzoni, Nicco, Bertoni, Galli e Pierozzi, in attacco Stanzani e Parker.

PRIMO TEMPO

Sala l’aveva detto ieri in sala stampa, sebbene obbligata a vincere, per la Pro Patria il gol sarebbe potuto arrivare in qualsiasi momento, “da calcio piazzato” o “nei minuti finali”, senza forzare un insensato arrembaggio alla ricerca del gol. Compatti, i rischi dei tigrotti sono davvero ridotti al minimi termini, salvo al 12′ un incursione tra le linee di Ganz, autore di tiro da posizione defilato. Due minuti, al primo agguato, la Pro Patria passa in vantaggio: il calcio d’angolo battuto da Stanzani è uno schema che porta a un colpo acrobatico di Parker col tacco, il pallone sbuca a meno di un metro sul secondo palo dove sbuca Sportelli, il difensore controlla e mette in rete con la freddezza di un vero bomber.

Al Lecco può bastare il pareggio e – con ancora 75′ a disposizione – non tenta il forcing offensivo, ma forza invece le giocate con i suoi centrocampisti, troppo distanti per servire Nepi (molto falloso nel terzo offensivo) o Ganz. I tiri da fuori di Kraja e Purro sono fuori dallo specchio della porta e battezzati fuori bersaglio da Caprile. L’unica vera occasione per le aquile blucelesti è dovuta al campo sintetico, non di certo l’habitat naturale della Pro Patria e fautore di molti scivoloni al Rigamonti-Ceppi, in particolare al 29′ quando Caprile inciampa su un retropassaggio e deve rimediare con un tuffo pulito sul pallone prima che Ganz possa avventarsi a rete da dentro l’area piccola.

SECONDO TEMPO

La ripresa offre un copione simile al primo. La Pro Patria gioca stretta tra i reparti e col passare del tempo il Lecco è costretto ad aumentare i giri del motore della squadra. De Paola prova a cambiare anche l’assetto della squadra inserendo al 53′ Zambataro e Capoferri ma la qualità offerta dal suo centrocampo non sposta comunque gli equilibri, nonostante i metri conquistati.

I padroni di casa si affacciano alla porta con Zambataro, Lora – sempre con conclusioni balistiche da fuori area – e Purro, protagonista di una bella sgommata in area sulla fascia destra tigrotta mancando l’appuntamento col gol scegliendo, una volta entrato in area, il tiro a giro rispetto a una conclusione a mezza altezza. A venti dalla fine Sala dà nuova linfa alla Pro Patria per proteggere l’1 a 0: dentro Pizzul, Ferri e Castelli, quest’ultimo, come suo solito, entra e in appena una manciata di secondo si costruisce un’azione di gol grazie a una girata da dentro l’area bloccata da Pissardo.

A rubare la scena è a sorpresa il triestino Pizzul, che all’ultimo minuto di tempo regolamentare ruba il pallone a Bertoni per calciare una punizione da posizione invitante. Ancor di più se il fallo procurato da Battistini costringe il Lecco a chiudere la partita in 10: il difensore è infatti espulso per doppia ammonizione. Sul “free-kick” il Lecco non posiziona in barriera il cosiddetto coccodrillo, l’esterno mancino se ne rende conto e fa passare il pallone proprio sotto i piedi delle maglie blucelesti.

Il doppio colpo a ridosso del 90esimo per il Lecco significa resa. Nei piani di De Paola i cinque minuti di recupero sarebbero serviti a cercare il gol del pareggio, che avrebbe significato passaggio del turno, ma il raddoppio di Pizzul, con gol dedicato alla nonna recentemente scomparsa, è una sentenza: a passare il turno è la Pro Patria, che mercoledì al Nereo Rocco si giocherà l’accesso alla fase nazionale dei playoff.

 

Sala: “Ragazzi meravigliosi. L’equilibrio ci ha permesso di essere compatti e cinici”

 

 

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com
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Pubblicato il 01 Maggio 2022
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