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Perché Easyjet toglie sei posti dagli A319 per ridurre costi e problemi

La scelta comporta una perdita di introiti, ma consente di "risparmiare" un assistente di volo. Una misura seguita alla crisi pandemica e che riguarda solo "metà" di Easyjet

A319 Easyjet

EasyJet nel Regno Unito rinuncia a sei posti: la compagnia low cost ha infatti annunciato che a partire dalla stagione Summer 2022 rimuoverà sei posti passeggero (una fila di sedili) dai suoi Airbus A319, i più piccoli della flotta.

Questa operazione comporta una perdita di introiti, essendo meno il numero di biglietti che si possono vendere, ma questa perdita è più che compensata dalla possibilità – scendendo a 150 posti – di ridurre l’equipaggio facendo a meno di un assistente di volo.

Le norme della della CAA (Civil Aviation Authority, l’autorità britannica, equivalente della nostra Enac) prevedono infatti che il numero di membri dell’equipaggio sia legato non al numero di passeggeri effettivamente a bordo, ma alla capacità teorica del velivolo. Rimuovendo l’ultima fila composta da sei posti EasyJet potrà dunque diminuire il personale di bordo richiesto sugli A319 da quattro e tre persone. 

È una mossa dettata da risparmio economico ma anche da difficoltà gestionali, per la notevole riduzione del personale in fase di pandemia, che oggi. con il traffico risalito in modo consistente, comporta cancellazioni e problemi.
Complessivamente saranno modificati sessanta degli A319 basati nel Regno Unito, visto che appunto la norma rigida sui 150 posti è specifica della normativa britannica.

I primi “laureati” al training centre di Easyjet a Milano Malpensa

Va ricordato che Easyjet ha due società: una nel Regno Unito e, post Brexit, una in Unione Europea. Mentre il centro per il personale della Easyjet “originale” è a Londra Luton, quello europeo è a Malpensa.

Pubblicato il 09 Maggio 2022
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