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Ancora un altro sciopero dei dipendenti delle pulizie a Malpensa

"Siamo stufe di essere trattate come Cenerentole": contestano l’organizzazione del lavoro e dei turni, l’aumento dei metri quadri di pulizia, il mancato riconoscimento di ticket restaurant e premi di risultato.

Trenord foto Thomas Radice

Un’altra giornata di sciopero per le addette alle pulizie di Dussman e Spd che operano all’aeroporto di Milano Malpensa, prevista domani, martedì 5 luglio. L’ultima era stata a metà giugno.

“I dipendenti stanno scioperando per avere un contratto integrativo dignitoso, un’organizzazione del lavoro che garantisca la conciliazione tra vita lavorativa e familiare, l’erogazione di un ticket mensa, un premio di risultato e una indennità di disagio piazzale”, si legge nel comunicato del sindacato Adl.

Secondo il sindacato di base i dipendenti di Dussman e Spd “sono al 99% assunti con contratti part-time a 7 ore al giorno con l’obbligo di effettuare un’ora di pausa pranzo non retribuita”, per una paga oraria di 7,38665 euro lorde, “circa 950,00/1.000,00 euro nette al mese”.

La nuova protesta delle addette alle pulizie di Malpensa

Nel capitolato di gara d’appalto, nelle ore in cui le addette fanno la pausa pranzo non retribuita a rotazione, le colleghe devono sopperire la loro mancanza “effettuando la pulizia anche su posizione scoperte”, il che comporta che, per sei ore al giorno (tre al mattino e tre al pomeriggio), il personale è ridotto del 33%: per un totale di “sedici ore di presidio coperto, ma solo quattordici retribuite”. 

«Siamo stufe di essere trattate come Cenerentole, tutti che ci comandano, tutti che pretendono di più! E non riceviamo nulla in cambio, a parte gli insulti dei passeggeri, che se la prendono con noi per i bagni inagibili a causa della mancata manutenzione».

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Pubblicato il 04 Luglio 2022
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