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Aerei a terra sabato 1 ottobre negli aeroporti italiani: nuovo sciopero delle low-cost

Per ora sono stati confermati due scioperi nel trasporto aereo: uno di 24 ore del personale Ryanair e un altro di 4 ore (dalle 13 alle 17) del personale di Vueling

Ryanair

Dopo gli scioperi di luglio e quello di settembre dei dipendenti degli scali, ora gli aeroporti milanesi si preparano ad un altra giornata di mobilitazione (dei lavoratori) e di disagi (per i passeggeri): sabato 1 ottobre i velivoli delle compagnie low-cost rimarranno a terra in molti aeroporti italiani, tra cui quello di Milano Malpensa.

«Dopo gli scioperi degli scorsi 8 e 25 giugno e 17 luglio – spiegano Cgil e Uil  – non è ancora stato aperto un confronto sulle reali problematiche che ormai da mesi affliggono il personale navigante Ryanair, Malta Air e CrewLink. I lavoratori italiani continuano a rivendicare contratti che garantiscano condizioni di lavoro dignitose e stipendi almeno in linea ai minimi salariali previsti dal contratto nazionale del trasporto aereo del nostro Paese».

Lo sciopero di sabato 1 ottobre

Per ora sono stati confermati due scioperi nel trasporto aereo: uno di 24 ore del personale Ryanair e un altro di 4 ore (dalle 13 alle 17) del personale di Vueling. I sindacati Filt-Cgil e Uiltrasporti hanno spiegato che «nella stessa giornata dalle 10 alle 14 si terranno presidi presso gli aeroporti di Milano Malpensa, Pisa, Roma Ciampino e Napoli mentre dalle 14 alle 17 a Roma Fiumicino anche per piloti e assistenti di volo Vueling».

Rispetto alla raffica di scioperi di luglio, questa volta l’astensione dal lavoro vedrà protagonisti anche piloti e assistenti di volo di Vueling. «Infatti, dopo un’estate in cui il personale navigante della compagnia, dimostrando grande impegno e professionalità, ha volato al limite delle ore consentite dalla normativa, i lavoratori della compagnia spagnola hanno appreso dell’apertura, da parte di Vueling, di una procedura che prevede 17 esuberi tra i circa 120 assistenti di volo assunti nella base di Roma Fiumicino. Chiediamo alla compagnia un confronto costruttivo e trasparente con le organizzazioni realmente rappresentative dei lavoratori della compagnia al fine di evitare licenziamenti e trovare soluzioni che tutelino i naviganti del gruppo basati in Italia. È inoltre necessario affrontare con urgenza – concludono le due organizzazioni sindacali – questioni non più differibili come il rispetto della normativa a tutela di maternità a paternità, ad esempio l’esonero del lavoro notturno per le madri con figli piccoli».

I cieli d’Europa

Gli scioperi stanno agitando da mesi i cieli d’Europa: dopo un anno e mezzo di pandemia, le compagnie e gli stessi scali aeroportuali hanno faticato a trovare personale da riassumere. La carenza di personale si è tramutata anche in un aggravio delle condizioni dei lavoratori in servizio, con la conseguenza appunto di proteste e richieste di modifiche delle condizioni.

Pubblicato il 30 Settembre 2022
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