Pascarella è il nuovo direttore della Prealpina
Per il giornale di via Tamagno è una grande novità. Nel suo primo editoriale si augura di catturare anche l’attenzione dei giovani: “È dai sogni che nascono le imprese più belle”

Silvestro Pascarella è il nuovo direttore della Prealpina. Come lui stesso scrive lavora nel quotidiano di via Tamagno da 30 anni. Un percorso fedele e coerente ricoprendo più ruoli e seguendo più zone della provincia. Cinquantasei anni, residente a Castellanza, prende il posto di Daniele Bellasio che ha diretto il giornale per 17 mesi e ora torna al Sole 24ore.
“Sono passati 134 anni dal giorno in cui la Prealpina usci per la prima volta in edicola – e questo mi fa venire i brividi – ma penso che nulla sia cambiato rispetto al forte sentimento di appartenenza alla comunità e allo spirito di condivisione di allora: è il lievito di quell’avventura quotidiana che si chiama giornale”. Il primo editoriale di Pascarella è un mix di tradizione e spinta verso il futuro. Lui sa di essere una grande novità per la Prealpina perché dai tempi del grande Pier Fausto Vedani lui è il secondo direttore scelto dall’interno della redazione. L’altro era stato Giancarlo Angeleri.
“La storia, dunque. – prosegue nel suo editoriale – Ma nulla sarebbe se non venisse accoppiata alla capacità di guardare avanti. Il nuovo mondo, quello della tecnologia e della digitalizzazione, impone sempre nuove sfide. Questo l’abbiamo ripetuto tante volte ma è nel mezzo ora che si trova la sostanza. Ciò significa esserci comunque, sempre, su tutto e per tutti. Un giornale dinamico, dunque, fresco, multimediale, capace di creare dibattito e in grado di arriva re anche a loro – ebbene si – ai giovani. Un’illusione? Forse. Ma è dai sogni che nascono le imprese più belle. La Prealpina come strumento che aiuta a decifrare il mondo. Questa è la missione di noi giornalisti, di una squadra che ci mette passione, dedizione e impegno quotidiano: andare dentro la notizia, non solo per raccontarla, ma pure per spiegarla. A tutti. E per tutti”.
A lui e al suo predecessore i nostri migliori auguri di buon lavoro. I giornali locali sono un patrimonio delle comunità di riferimento. Essere presenti bene è stimolo per tutti i cittadini e per noi che abbiamo la responsabilità professionale di gestire l’informazione.
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