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Direttiva europea sull’efficienza energetica degli immobili privati, Tovaglieri e Colombo (Ance) preoccupati

L'eurodeputata e il presidente di Ance Varese Colombo esprimono la loro preoccupazione per i tempi e i costi della direttiva che non terrebbe conto della peculiarità italiana

isabella tovaglieri massimo colombo ance varese

L’eurodeputata Isabella Tovaglieri è tornata ad incontrare il presidente dell’associazione dei costruttori edili varesina Massimo Colombo sulla direttiva per l’efficientamento energetico degli edifici privati studiata dall’Unione Europea. Il membro della Commissione Industria ed Energia del Parlamento europeo ha avviato un dialogo con i soggetti coinvolti a vario titolo dalla nuova Direttiva che proprio ieri ha concluso l’iter dei negoziati prima dell’approdo all’Eurocamera per il voto finale.

Dopo l’incontro promosso lo scorso giugno per raccogliere il contributo e le preoccupazioni del settore edilizio, bancario, produttivo e immobiliare, Tovaglieri, che è l’unica eurodeputata italiana ad aver seguito fin dall’inizio il tema delle prestazioni energetiche degli edifici, ha aggiornato il tavolo aperto con le categorie e gli ordini professionali interessati dal provvedimento, facendo il punto sulle ultime fasi del negoziato svoltosi a Bruxelles e sugli emendamenti presentati alla Direttiva.

«La direttiva EPBD, per come si presenta oggi, impone di migliorare le classi energetiche degli edifici esistenti attraverso massicci interventi di ristrutturazione a carico dei cittadini e delle imprese, che sono eccessivamente costosi e irrealizzabili nel breve periodo stabilito dalla normativa – ha dichiarato Tovaglieri . – Nessuno nega l’importanza della transizione ecologica, ma con l’attuale testo, negoziato senza ascoltare le associazioni di categoria, si rischia di danneggiare tutta la filiera dell’edilizia e della proprietà immobiliare italiana ed europea. Per questo daremo battaglia in plenaria, portando a Bruxelles la voce critica del territorio».

Preoccupazione e perplessità sono state espressa anche dal Presidente di ANCE Varese Massimo Colombo. «Non neghiamo l’importanza delle finalità della Direttiva, assolutamente condivisibili, volte a una riduzione di emissioni di gas a effetto serra e all’efficientamento del patrimonio immobiliare, che nel caso del nostro Paese risulta vetusto e particolarmente energivoro – ha dichiarato Colombo. – Esprimiamo tuttavia una seria preoccupazione per i tempi stretti imposti dalla Direttiva, nonché per l’assenza di incentivi strutturali che possano stimolare la riqualificazione energetica. Da ultimo, una forte perplessità è legata al fatto che la Direttiva non tiene conto delle peculiarità di ogni Paese. Penso ai nostri centri storici e ai tanti immobili di pregio storico che, se non formalmente oggetto di vincolo, saranno soggetti a lavori di riqualificazione energetica, evidentemente incompatibili con il carattere storico-artistico degli stessi».

I partecipanti all’incontro. Tra i numerosi professionisti intervenuti, oltre ai consiglieri di ANCE Varese, anche il Presidente di ANCE Lombardia Tiziano Pavoni, la Presidente del Collegio dei Geometri di Varese Claudia Caravati, il Presidente del Collegio dei Geometri di Milano Cristiano Cremoli, la Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Varese Giulia Guarnerio, il Presidente dell’Ordine dei Periti Industriali di Varese Ettore Barbetta, il Presidente della FIAIP-Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali Riccardo Ortiz, il Presidente dell’Associazione Proprietà Edilizia di Varese Alberto Tenti, Giorgio Pozzi per l’Albo degli Ingegneri di Varese e Giovanni Gagliani Caputo, rappresentante nazionale di Confedilizia.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 31 Gennaio 2023
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