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Il 5G avanza: i dati zona per zona

Da qualche tempo, a seconda delle zone della provincia, i telefoni abilitati vedranno apparire il simbolo del 5G. La nuova tecnologia per una migliore connessione sta avanzando e iniziano a vedersi i frutti anche nel nostro territorio

Generico 20 Feb 2023

Da qualche tempo, a seconda delle zone della provincia, i telefoni abilitati vedranno apparire il simbolo del 5G. La nuova tecnologia per una migliore connessione sta avanzando e iniziano a vedersi i frutti anche nel nostro territorio.

Per scoprire in quale condizione si trovi la vostra zona anche in base al gestore che evete, potete fare un test qui. Al momento è Wind ad avere la copertura migliore, seguita da Vodafone.

Generico 20 Feb 2023

IL TESTO DEL SOTTOSEGRETARIO ALESSIO BUTTI

A metà dicembre su questi temi era intervenuto il sottosegretario all’innovazione tecnologica Alessio Brutti in una audizione in Parlamento. Riportiamo una sintesi della parte che riguarda la connettività.

Generico 20 Feb 2023

La connettività è infatti il pilastro:

  1. Per garantire a tutti le opportunità di sviluppo, personale e professionale, che la rete offre;
  2. Per sostenere l’innovazione dei processi produttivi, per favorire la crescita e la competitività internazionale delle nostre aziende;
  3. Per semplificare e rendere più veloci i rapporti tra PA e cittadini.

Il capitolo connettività si compone essenzialmente di 3 grandi dossier:

  1. innanzitutto quello per la realizzazione della Rete Nazionale,
  2. quello relativo al 5G,
  3. e quello che include gli interventi atti a realizzare connessioni in fibra per i cittadini, scuole, ospedali e isole minori.

Inizio dal Progetto per la realizzazione della cosiddetta “Rete Nazionale”.

Su questo punto abbiamo ereditato una situazione complessa. Il governo conferma i propri obiettivi nell’interesse dell’Italia, delle sue aziende, dei suoi cittadini e consumatori

e cioè:

  • Tutelare gli interessi nazionali, delle società coinvolte e dei loro azionisti;
  • Garantire il controllo pubblico a questa infrastruttura nazionale fondamentale per il nostro Paese;
  • Dare attuazione piena alle norme nazionali e comunitarie;
  • Garantire, infine, gli equilibri economici, finanziari ed occupazionali.

In questo quadro, l’interlocuzione con le autorità europee sarà fondamentale.

Vorrei anche essere estremamente chiaro su un altro punto.

Il PNRR deve essere realizzato, indipendentemente dal tema della Rete Nazionale e dalle discussioni sul futuro degli operatori di telecomunicazioni in campo.

Rimanendo sul tema connettività, un secondo capitolo è il 5G, per il quale abbiamo a disposizione una somma consistente di circa 2 miliardi di euro.

Provo a mettere ordine sullo stato pregresso di questo settore e su quanto intendiamo fare da qui ai prossimi mesi.

Nella stesura iniziale del PNRR è stata prevista una copertura in 5G di 15mila kmq, il 5% del territorio nazionale, equivalente più o meno a 1⁄3 di tutte le aree non coperte dal 4G.

La scelta politica dei nostri predecessori è stata quella di concentrarsi su parte delle aree urbane densamente abitate e sui “Corridoi UE”, per un totale di circa 440 kmq. A seguito dell’esito negativo del primo bando pubblico, in quello successivo hanno scelto di non rendere obbligatori tutti questi 440 kmq.

Per recuperare il tempo perduto e avanzare rapidamente nel raggiungimento delle milestones definite dalPNRR, stiamo approntando un piano strategico che si fonda su 2 pilastri:

  1. Il primo pilastro è quello degli interventi del ‘pubblico a favore del privato’. Vogliamo anzitutto coprire con il 5G nuove aree, in particolare i Distretti industriali, Parchi naturali, le Aree agricole e le Aree montane e boschive e vogliamo anche ampliare il perimetro di intervento su “Corridoi UE” sulle strade extra-urbane.

Per farlo possiamo sfruttare le risorse avanzate, pari a circa 900 milioni di euro, pubblicando nuovi bandi.
Realizzeremo questi interventi in collaborazione con il MIMIT, con gli operatori TLC e, naturalmente, con la Commissione UE, trattandosi tecnicamente di aiuti di Stato che devono essere autorizzati da Bruxelles.

  • Il secondo pilastro è quello degli interventi del ‘pubblico per il pubblico’.

Qui ci muoviamo in netta discontinuità rispetto al governo precedente, che aveva accantonato questi interventi. Noi invece crediamo sia possibile abilitare servizi innovativi basati sulla tecnologia 5Gsviluppati su richiesta di soggetti pubblici per adempiere a funzioni essenziali, a vantaggio di tutta la collettività.

Tra gli esempi ci sono le attività di controllo del territorio, in particolare la prevenzione di eventi calamitosi, la sicurezza delle infrastrutture critiche, la logistica per ottimizzare la movimentazione delle merci, l’educazione a distanza e la sanità pubblica.

Concludo questa ricognizione con un aggiornamento sui piani “Italia a 1 Giga”“Scuola connessa”,“Sanità connessa” e “Collegamento isole minori”.

  • Il primo di questi piani, Italia a 1 Giga, per cui si hanno a disposizione circa €3,8 miliardi, prevede la connessione di 8,5 milioni di unità immobiliari in zone a fallimento di mercato.

Questo intervento, unitamente a quelli annunciati dai privati e a quelli già avviati dallo Stato nelle Aree bianche, dovrebbe consentire di raggiungere tutte le famiglie italiane, in congiunzione con collegamenti ad alte prestazioni.

  • I piani “Scuola connessa” e “Sanità connessa” hanno l’obiettivo di raggiungere in fibra ottica gli istituti scolastici (circa 10.000) e le strutture sanitarie pubbliche (oltre 12.000), fornendo agli enti interessati connessioni gratuite altamente performanti e andando ad abilitare una serie di servizi digitali ad oggi non possibili.

I fondi disponibili per le connessioni delle scuole sono circa €260 milioni, mentre quelli per le strutture sanitarie pari a circa €500 milioni.

  • L’intervento relativo al “Collegamento isole minori”, per il quale sono stati stanziati circa €60 milioni, mira invece a connettere in fibra ottica 18 isole tramite cavi sottomarini, abilitandole quindi a raggiungere performance in linea con il resto del territorio.

La verità è che oggi, in considerazione dei ritardi sin qui accumulati, non siamo ancora in grado di dire se gli interventi in corso saranno effettivamente completati entro giugno 2026, come programmato a suo tempo, e questo vale anche per il capitolo relativo al “Collegamento con le isole minori”, che si dovrebbe concludere a fine 2023, in linea con le scadenze del PNRR.

Vediamo allora quali sono le principali criticità.

  • ITALIA 1 GIGA 

Allo stato attuale i due aggiudicatari di contributi pubblici hanno dichiarato ad Infratel che non riusciranno a raggiungere il target dell’1% dei numeri civici a piano entro il 31.12.2022. Infratel Italia, anche su nostra sollecitazione, ha chiesto chiarimenti ad ambedue gli operatori sui dati di avanzamento comunicati, in modo da poter esercitare appieno il proprio ruolo di controllo su quanto dichiarato.

Ad oggi TIM ha consegnato progetti afferenti a 69 Comuni di cui 64 appartenenti alla lista dei Comuni del piano della prima milestone e appartenenti ad una differente milestone.

I piani prevedevano di avviare i primi Comuni all’interno del periodo ottobre-dicembre 2022 per un totale di 124 Comuni e 29.373 civici.

Alla luce delle incongruenze nella comunicazione dei dati da parte dell’operatore, Infratel ha rinnovato la richiesta di chiarimenti qualche giorno fa, esattamente lo scorso 7 dicembre.

Se i dati dichiarati dall’operatore dovessero essere confermati, avremo al 31.12.2022, per TIM il raggiungimento dello 0.63% dei civici assegnati (18.559) rispetto al target dell’1% dei civici (pari a29.372).

Quanto ad Open Fiber, l’operatore ha consegnato progetti afferenti a 79 Comuni di cui 74 appartenenti alla lista dei Comuni del piano della prima milestone e 5 appartenenti ad una differente milestone. I piani prevedevano di avviare i primi Comuni all’interno del periodo ottobre-dicembre 2022 per un totale di 116.

Alla luce delle incongruenze nella comunicazione dei dati da parte dell’operatore Infratel ha rinnovato la richiesta di chiarimenti, anche in questo caso, come per TIM, lo scorso 7 dicembre 2022.

Se le previsioni dichiarate dall’operatore dovessero essere confermate, avremo al 31.12.2022 per Open Fiber il raggiungimento dello 0.61% dei civici collegati (24.000) rispetto ad un target dell’1% dei civici (pari a 39.349).

È evidente che gli operatori, TIM e Open Fiber, hanno progettato un numero di Comuni nettamente inferiore rispetto a quanto dichiarato nel piano trimestrale (TIM64 su 124Open Fiber74 su 116).

Con questi dati la centralità del progetto rischia di venir meno e questo va evidenziato per chiarire eventuali responsabilità.

  • ITALIA 5G 

Secondo i dati fornitici da Infratel, i piani di backauling e coperture sono in linea con il raggiungimento delle milestone previste.

  • PIANO SCUOLE CONNESSE
    I target di dicembre 2022 sono stati rimodulati in conseguenza della sottoscrizione degli accordi quadro a settembre 2022, visti i ricorsi avverso l’aggiudicazione, come previsto dal Bando, che hanno ritardato di 2 mesi la sottoscrizione.

Il target originariamente previsto per dicembre 2022 sarà conseguito a febbraio 2023, restando invariati i target per il 2023 e gli anni successivi.

  • PIANO SANITÀ CONNESSA 

Sono attualmente in corso le attività di progettazione degli interventi in collaborazione con le Regioni ed il Dipartimento per la Trasformazione Digitale. Sempre secondo quanto riportato anche da Infratel, non si ravvedono qui criticità rispetto al raggiungimento della milestone.

  • PIANO ISOLE MINORI 

Il Piano è sostanzialmente in linea con il target.

Pubblicato il 23 Febbraio 2023
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