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Il pensionato Enzo, che scende nel fiume a Gallarate per rimuovere i rifiuti

Il torrente Arno è sempre stato piuttosto maltrattato, con scarichi abusivi e lancio di rifiuti di ogni genere. Per fortuna c'è il volontariato di chi si rimbocca le maniche, altrimenti sarebbe una discarica a cielo aperto

Pulizie nell'Arno

Stufo di vedere il fiume inquinato da ogni genere di rifiuti, Enzo si è armato di stivali ed è sceso nel torrente per ripulirlo, recuperando sacchetti ma anche un paraurti e alcune ruote di bicicletta.

Parliamo del torrente Arno a Gallarate e il protagonista di questa storia è Enzo Imbellone, 67 anni, pensionato dopo 36 anni di lavoro nell’azienda di igiene ambientale di Gallarate». A quei tempi – quando lo faceva per lavoro – era noto per l’impegno con cui monitorava i social per intervenire prontamente nei vari punti della città.

«Sicuramente non è un bello spettacolo quello che si presenta alla vista dei cittadini che attraversano il ponticello per recarsi all’esselunga, notando l’immondizia che è presente nel letto e argini dell’Arnetta» racconta ancora Enzo. Il punto è noto: si trova vicino al supermercato e all’autostrada ed è un luogo dove si sommano ogni genere di atteggiamenti incivili: c’è chi va lì per bere la sera (soprattutto abitanti del quartiere vicino, che non ha neppure un pacchetto di riferimento) e butta le bottiglie e le lattine, c’è chi si disfa degli imballaggi più ingombranti dopo essere stato nel supermercato, c’è anche chi approfitta dell’area meno controllata dei parcheggi per disfarsi dei rifiuti.

Uno scenario davvero brutto, già denunciato in passato da altri lettori, che riguarda sia le sponde (di competenza del Comune) sia il letto del torrente, che invece è competenza dell’Aipo, l’Autorità di bacino del Po. E alla fine – più di una volta –  Enzo ha deciso di agire personalmente: giovedì scorso «verso le 14 ho deciso di scendere nel letto del torrente per pulirlo. Questo è il mio terzo intervento, il primo a settembre 2019,il secondo a febbraio 2021.. Faccio presente che altri interventi sono stati effettuati dai volontari della giornata ecologica e da strade pulite. Il mio gesto è fatto non per ricevere applausi o per la gloria, ma con un obiettivo preciso:un’azione dimostrativa per lanciare un messaggio agli incivili.In due ore ho riempito 8 sacchi(la maggior parte contenenti lattine di alluminio e vetro, tre cerchi x bici da corsa e un paraurti)».

E davvero per fortuna ci sono i volontari, a metter mano al problema man mano. Perché ci sarebbe da chiedersi a che punto di degrado si arriverebbe se la rimozione dei rifiuti dipendesse dalle richieste in carta bollata per accedere al letto del fiume, che peraltro è desolatamente in secca (il tratto vicino al casello autostradale di solito riusciva a trattenere un po’ d’acqua).

Dopo aver completato il nuovo intervento di pulizia, Enzo ha anche appeso un foglio con una scritta: “Una terra incontaminata dipende dalla civiltà dei suoi abitanti. Rispettatela”.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 13 Febbraio 2023
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