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Il presepe dei detenuti di Busto Arsizio è arrivato a Roma

È stato consegnato a Giovanni Russo, capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, il Presepe vincitore del concorso indetto dall’Ispettore nazionale dei cappellani delle carceri, don Raffaele Grimald

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Oggi, giovedì, una delegazione della Casa Circondariale di Busto Arsizio si è recata a Roma, per consegnare a Giovanni Russo, capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, il Presepe vincitore del concorso indetto dall’Ispettore nazionale dei cappellani delle carceri, don Raffaele Grimaldi.

La delegazione era composta dal direttore Orazio Sorrentini, dal vice comandante della Polizia Penitenziaria Giuseppe De Girolamo, dall’assistente capo coordinatore Pierpaolo Giacovazzo e dal cappellano don David Maria Riboldi.

Il Presepe è stato realizzato da mani galeotte, sapientemente guidate dai volontari del Gruppo Presepi Marnate, che hanno gratuitamente guidato il corso di presepistica, organizzato d’intesa con l’area trattamentale del carcere nei mesi autunnali. Il presepe venne poi esposto all’ingresso della sala colloqui dell’istituto, per dare un senso di Natale ai bimbi, che venivano a trovare i papà in carcere.

L’Ispettore nazionale dei cappellani ha indetto un concorso, cui hanno partecipato 70 carceri sulle 200 dello stivale. Il presepe di Busto Arsizio è risultato uno dei vincitori ed è stato omaggiato al responsabile delle carceri di tutt’Italia, recentemente nominato dal ministro della Giustizia Nordio. Giovanni Russo ha molto apprezzato la qualità dell’opera e l’attenzione ai particolari, manifestando il desiderio di farne un’esposizione permanente nel Dipartimento.

Il 2023 sarà l’anno del Presepe: 800 anni fa il primo, nato dall’estro spirituale di San Francesco. Seguiranno tante manifestazioni a livello internazionale e da via per Cassano si è dato un contributo per l’avvio delle celebrazioni.

Pubblicato il 02 Marzo 2023
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