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Mercalli e Crepet tra i protagonisti del weekend a Filosofarti

E non solo: ci sono anche Matteo Bonazzi, la musica di Duo Esposito Roblin e molto altro. Ecco il "catalogo" degli appuntamenti fino a martedì

Continua il successo di Filosofarti anche negli eventi destinati ad un pubblico di nicchia. E i prossimi eventi sono rivolti ad un target di interessi e curiosità di vario genere.
Sabato alle 17.30 va di scena il famoso metereologo ed ecologista Luca Mercalli, al Teatro delle Arti di Via Don Minzoni a Gallarate, intervistato da Walter Girardi.

Domenica si fa grande: a cominciare dalle ore 10.30, quando a Varese allo Spazio Coop di Via Daverio 44, COOP di Via Daverio 44, Aldo Maccariello e Antonio Balistrieri incontrano il pubblico sul tema Il limite infranto: uno sguardo critico sulla modernità, a cura del Centro per la Filosofia Italiana: in quella sede verrà anche presentato La scrittura come scoperta, un saggio filosofico che indaga sul ruolo che la scrittura svolge tanto nella creazione letteraria quanto nella formazione del pensiero. Per far questo è necessario interrogarsi sulla natura propria della scrittura, sui suoi connotati di fondo, sulle implicazioni che essa presenta, spostandosi su autori di diversa provenienza, le cui riflessioni, al di là degli steccati disciplinari, possono offrire un significativo riscontro all’idea di scrittura che qui viene presentata. Non c’è scrittore che non concordi con il principio generale secondo cui è solo scrivendo che, con sorpresa, si scopre quello che volevamo scrivere. E tuttavia di una cosa siamo sicuri: che l’essenziale si trovi ancora al di là della scrittura. L’inesprimibile è il centro invisibile a cui essa si rivolge. E tuttavia, scrivere non è rivelare, ma nascondere, ovvero «un’arte di rivelare la verità mediante la sua dissimulazione».

Busto ospita alle ore 11.00 in presenza a Busto Arsizio in Villa Ottolini-Tosi di Via Bellini 7, sede della Associazione Musicale G. Rossini e nell’ambito del festival BAClassica patrocinato dalla amministrazione comunale, il Duo Esposito Roblin, vincitori del Premio delle Arti con il duo formato da Francesco Esposito, mandolino, e Angelica Roblin, pianoforte. Anche in questo caso l’ingresso è gratuito con prenotazione su oooh.events ( www.amrossini.com). Il repertorio spazia da D. SCARLATTI: Sonate K89 e K90 a BEETHOVEN: Adagio ma non troppo, Andante con variazioni a 
CALACE:1° Concerto, NAPOLI: Frammento e GENZMER: Sonatina.

A Gallarate invece Biblos accoglie alle ore 17.30 Matteo Bonazzi, che presenta Il teatro del desiderio: Jacques Lacan, da Platone a Spinoza. Ogni tentativo di costruire un’etica tende a evocare la dimensione dell’inconscio. Questa scoperta freudiana ci invita a una rilettura delle etiche passate per trovarvi la storia sotterranea dell’etica dell’analista che “non costituirà un progresso se riguarderà solo alcuni”. A farci da guida con queste parole è Jacques Lacan; se ne ricava un modo del tutto singolare di ereditare la tradizione, assumendola a rovescio: un lascito che ci permette di articolare la stessa etica psicoanalitica al di là della sua versione più classica, incentrata sul primato del desiderio e della dialettica, verso una diversa topologia.

Paolo Crepet sarà alle Arti lunedì alle 21.00: la sua testimonianza di psicoanalista che legge la contemporaneità per indagare nelle sue pieghe e identificare le sacche di disagio della civiltà, di anomia e di solitudine, saranno elementi per un dialogo con il pubblico e per chiedersi reciprocamente : Come state?.
Il suo recente Lezione di sogni riporta anche al tema educativo: infatti, Siamo nel pieno di quella che papa Francesco ha definito una catastrofe educativa: molti adulti si sentono sperduti, impreparati, quasi impotenti di fronte alle nuove generazioni e i giovani si trovano senza punti di riferimento sicuri. In un mondo che cambia con rapidità, è più che mai necessario ripensare il difficile compito di educare. L’autore sarà disponibile a incontrare il pubblico per il firmacopia dei suoi scritti messi a disposizione nel foyer del teatro.

Martedì 7 marzo Il Melo di Via Magenta a Gallarate dedica – grazie a Proscaenium e a Cinzia Puricelli – una lezione alle ore 15.15 al mitico danzatore Nureyev: la sua danza ‘oltre i limiti’ è memorabile nella memora degli adulti e una scoperta per i più giovani.

La sera invece vede a Villa Montevecchio di Samarate un evento eccezionale: Gianni Biondillo presenta Sentieri metropolitani. Scrittore ed architetto, autore di romanzi, testi per il cinema e la televisione, articoli di tema artistico, letterario e politico. Scegliere di attraversare il territorio a piedi significa fare un’esperienza fisica, emotiva ed estetica, che permette di giungere a una nuova consapevolezza del paesaggio quotidiano, superando il pregiudizio nei confronti di spazi considerati scontati. Esplorare la città attraverso il corpo è lo scopo della psicogeografia, una tecnica nata con le avanguardie artistiche, che diventa anche performance e atto politico. Grazie a questa pratica transdisciplinare siamo in grado di leggere il palinsesto urbano, in cui si stratificano i diversi significati di un luogo e le aspettative della gente che lo abita.

Con lo stesso sguardo trasversale, Gianni Biondillo percorre la città e la storia del pensiero urbanistico e architettonico, senza tralasciare incursioni nella filosofia, nell’arte, nell’antropologia e nella letteratura, offrendo suggestioni per comprendere il paesaggio contemporaneo fuori dai suoi luoghi comuni. I lettori vengono invitati a mettersi in cammino e a fare le proprie scoperte, restituendo identità ai luoghi mediante la narrazione. Questa inedita relazione con lo spazio può produrre effetti benefici: scoprire storie affascinanti, fare incontri imprevisti, rigenerare corpo e mente, creare nuove socialità e, soprattutto, prendersi cura del territorio.
Un piccolo vademecum, che grazie a videoracconti metropolitani resi accessibili tramite codici QR, esorta ad avvicinarsi ai significati più reconditi delle città in modo partecipato e dinamico. A CURA DEL Comune di Samarate in collaborazione con Samarate loves books.

Per ulteriori informazioni: www.filosofarti.it.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 03 Marzo 2023
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