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Tra una settimana si spengono i caloriferi: superato l’inverno della crisi energetica

I comuni del Varesotto confermano la data di spegnimento. Il consumo di gas naturale nell'UE è diminuito del 19,3% nel periodo agosto 2022-gennaio 2023, rispetto al consumo medio di gas per gli stessi mesi

caloriferi riscaldamento

Inizia l’ultima settimana con il riscaldamento acceso (se mai ce ne fosse davvero bisogno). Il 7 aprile segna un momento importante nel calendario energetico di molte città e paesi: è la data in cui si spegnono i riscaldamenti centralizzati per segnare l’inizio della stagione primaverile. Quest’anno una settimana in anticipo rispetto allo scorso anno.

A partire da questa data non si possono più accendere i caloriferi in casa, in condominio, a scuola, negli uffici pubblici e nelle aziende private, salvo diverse disposizioni dei sindaci dei singoli comuni.

È la data simbolo della fine di un inverno molto duro. Duro sì, ma non per il clima, che purtroppo continua a mostrare un andamento ormai oltre la soglia di allarme, con temperatura sempre oltre la media e continui record per eccessi di calore e mancanza di pioggia.

Questo era l’inverno duro della crisi energetica: con la crescita esponenziale dei prezzi da un lato e il rischio della scarsità dei rifornimenti dall’altro. Il tutto determinato dalla coda lunga degli effetti della pandemia e soprattutto dalla vile invasione russa in Ucraina che ha costretto tutti i paesi occidentali a rivedere le proprie strategie di approvvigionamento energetico.

Il risparmio energetico dei paesi UE

In Italia, i consumi di gas si sono ridotti dai 76 miliardi di metri cubi del 2021 ai 68 del 2022. A livello europeo la riduzione della domanda nel periodo agosto 2022-gennaio 2023 è stata di quasi il 20%.

Per l’esattezza il consumo di gas naturale nell’UE è diminuito del 19,3% nel periodo agosto 2022-gennaio 2023, rispetto al consumo medio di gas per gli stessi mesi (agosto-gennaio) tra il 2017 e il 2022. Il regolamento del Consiglio (UE) 2022/1369 sulle misure coordinate di riduzione della domanda di gas, parte del piano REPowerEU per porre fine alla dipendenza dell’UE dai combustibili fossili russi, aveva fissato un obiettivo di riduzione del 15% per il periodo agosto 2022-marzo 2023 rispetto alla media dello stesso periodo dei cinque anni precedenti consecutivi.

Tra agosto 2022 e gennaio 2023, tra i paesi dell’UE, l’Irlanda (-0,3%) ha registrato la più piccola diminuzione del consumo di gas naturale nel periodo di riferimento, mentre Spagna (-13,7%) e Slovenia (-14,2%) hanno registrato un calo significativo, ma non hanno ancora raggiunto l’obiettivo del 15%. Negli altri membri dell’UE, il consumo è diminuito oltre l’obiettivo del 15%, in alcuni, di un ampio margine (oltre il 40%). Il consumo è diminuito maggiormente in Finlandia (-57,3%), Lituania (-47,9%) e Svezia (-40,2%). (LEGGI QUI)

Pubblicato il 01 Aprile 2023
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