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Più Gallarate: “Il Pd spaccato ha voluto imbavagliarci”

Il comunicato della lista civica "liberal" a seguito del consiglio comunale di martedì 23 maggio 2023, che ha visto una contrapposizione forte tra le forze di opposizione

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di PiùGallarate a seguito del consiglio comunale di martedì 23 maggio 2023 (qui la cronaca della serata e delle reazioni a quel che è successo)

Ci permettiamo di mettere nero su bianco alcuni pensieri che nel Consiglio Comunale del 23 maggio 2023 non ci è stato permesso di esprimere.
“Più Gallarate” nel mese di aprile ha deciso di appoggiare e contribuire all’iniziativa promossa da +Europa e Radicali Italiani intitolata “CARO SINDACO TRASCRIVI” con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica Italiana sul vuoto di diritto causato dalla difficoltà di trascrivere all’anagrafe i figli di coppie omogenitoriali garantendo agli stessi di venir riconosciute entrambe le figure che si sono prese la responsabilità della genitorialità.

Noi crediamo che in presenza di un vuoto legislativo e in seguito allo svilimento delle istituzioni democratiche nazionali tali temi debbano essere trattati partendo dal basso. Gli organismi comunali rappresentano la prima porta che i gallaratesi possono aprire per registrare e far valere le proprie istanze soprattutto a livello nazionale.
Abbiamo constatato negli ultimi anni la grave inefficienza dell’apparato istituzionale con un parlamento svuotato di classe dirigente ma soprattutto mortificato nelle proprie funzioni e che ha visto il proprio depotenziamento grazie a quelle forze politiche che in maniera irresponsabile hanno permesso quello scempio costituzionale chiamato TAGLIO DEI PARLAMENTARI.

Questo degrado istituzionale ci regala e ci regalerà in futuro drammatici vuoti legislativi a cui ognuno di noi dovrà porre rimedio attraverso la mobilitazione dal basso per sopperire alla disattenzione di chi governa e di chi legifera.
Più Gallarate è una lista civica che rivendica con orgoglio la propria identità liberale e democratica e proprio per questo continueremo a portare in consiglio tematiche sociali ed economiche che troppo spesso vengono derubricate a effimero dibattito su questioni di cui una città come Gallarate non ha l’autorevolezza per poterle trattare in modo efficace.

Ieri avremmo voluto dare il nostro contributo aprendo un dibattito libero e franco davanti ai nostri concittadini.
Questa azione ci è stata negata da una forza politica di opposizione che ha l’ambizione di essere la forza con la più alta vocazione democratica nel nostro paese.
Di fronte alla negazione di un emendamento presentato dai nostri colleghi di opposizione (emendamento che distrae dal contenuto della mozione inserendo il tema della maternità surrogata e delle relative problematiche legali ed etiche) il PD per voce del proprio capogruppo Giovanni Pignataro ha sollevato una questione pregiudiziale votata da tutto il consiglio affossando in questo modo la possibilità da parte nostra di esporre il contenuto della mozione.

Ci domandiamo per quale motivo tale pregiudiziale si è palesata solo dopo la bocciatura dell’emendamento e perché il PD non ha permesso la discussione a cui avrebbe tranquillamente potuto seguire il loro voto negativo insieme a quello della maggioranza.
Noi un’idea ce la siamo fatta.
Il Partito Democratico cittadino sul tema risulta completamente spaccato e per evitare di arrivare al voto ha preferito metterci il bavaglio.
Atteggiamento gravissimo e antidemocratico che cercheremo di portare all’attenzione della nuova segreteria nazionale democratica.
Avremmo voluto dire che:
1. la corte costituzionale ha segnalato che nel nostro paese c’è un problema di mancato riconoscimento di un diritto preminente dei bambini e delle bambine e che questa mancanza deve essere oggetto di attenzione e di risoluzione prioritaria da parte del legislatore;
2. di fronte a questo quadro vuoto e confuso il nostro governo ha deciso di dare un’interpretazione restrittiva attraverso una semplice direttiva del ministero dell’interno che attraverso i prefetti si rivolge ai sindaci indicando di non procedere con questi atti;
3. che il governo Meloni non ha mosso un dito per rimediare a questa mancanza confondendo le acque attraverso il tema della maternità surrogata;
4. che il parere del ministero dell’interno non è vincolante e per questo occorre sollecitare anche il Parlamento a discutere le proposte di legge in grado di coprire il vuoto legislativo sul tema per sanare l’imposizione di una superficiale indicazione ministeriale che si contrappone in maniera impropria al diritto costituzionale, europeo e internazionale;
5. Il diritto è dalla parte dei sindaci infatti la convenzione del diritto del fanciullo del 1989 in maniera chiara richiama l’interesse principale del bambino così come l’impegno successivo dell’Italia nel 1991 per adottare tutti i provvedimenti affinchè il fanciullo sia effettivamente tutelato contro ogni forma di discriminazione.

Caro Partito Democratico non ti riconosciamo più.
Le battaglie sui diritti non hanno nulla di ideologico ma hanno a che fare e incidono sulla vita delle persone.
Avremmo voluto dare il nostro contributo, far sentire una voce gallaratese che ha a cuore la vita di tutti i cittadini, volevamo farlo liberamente e senza demagogia ma ieri sera abbiamo perso sovrastati dall’opportunismo della partitocrazia.

Non ci rimane che scrivere qui il nostro ultimo appello al nostro Sindaco con la speranza che presto qualcosa possa cambiare dall’alto:
CARO SINDACO,
IL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA GIURISPRUDENZA SONO CON LEI,
FACCIA UN’AZIONE DI DISOBBEDIENZA MINISTERIALE PRIMA ANCORA CHE CIVILE. NON SI FACCIA USARE DALLA BASSA PROPAGANDA DI GOVERNO, PRENDA POSIZIONE PER FAR CAMBIARE LE COSE E PER GARANTIRE PARI DIRITTI AI FUTURI CITTADINI GALLARATESI CHE AVRANNO L’ONORE E IL PRIVILEGIO DI ESSERE TRASCRITTI ALLA NOSTRA ANAGRAFE CON ACCANTO IL NOME DEI PROPRI GENITORI CHE HANNO PRESO IN MANO LE LORO VITE.

Sonia Serati e il gruppo di lavoro di +Gallarate
Gallarate, 24 Maggio 2023

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 24 Maggio 2023
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