Quantcast

La gogna della destra estrema a Busto Arsizio colpisce il consigliere Pd: “Provocazione inutile”

Uno striscione appeso alla passerella (da anni usata per questo tipo di messaggi da gruppi di destra, a volte estrema) invitava il consigliere Pd e l'Anpi a ricordare gulag e foibe. Pedotti: ""

paolo pedotti

Da un lato la solita comunicazione spiccia, affidata ad uno striscione anonimo appeso al balcone preferito dalla destra-destra in città e cioè la passerella pedonale dei 5 Ponti, dall’altro le reazioni di Anpi, Comitato Antifascista.

Il dibattito sulla memoria a Busto Arsizio, città medaglia di bronzo per la Resistenza,  funziona anche così. Motivo del contendere: le esternazioni del consigliere del Pd Paolo Pedotti in consiglio comunale sulla foto del saluto romano postata da un iscritto a Fratelli d’Italia molto noto (Checco Lattuada) nel Giorno della Memoria. La risposta degli ignoti graffitari su telo non può nemmeno essere sintetizzata perchè, semplicemente, invita il consigliere Pedotti e l’Anpi (sempre presente nei pensieri di una parte della destra-destra) di ricordarsi dei gulag e delle Foibe come crimini commessi dai comunisti.

In questo eterno e avvilente conflitto mnemonico su quale tragedia abbia più senso ricordare (tutte, diciamo noi ma siamo sicuri che valga anche per Pedotti e l’Anpi) riportiamo le repliche di seguito, a partire da quella del consigliere Pd.

Pedotti rassicura gli autori dello striscione: “Anche quest’anno saremo alle celebrazioni del Giorno del ricordo”

L’iniziativa dello striscione è una provocazione inutile, dato l’impegno che insieme a tutto il Partito Democratico ho sempre messo nel tenere vivi i valori della Costituzione dell’Italia antifascista e nel ricordare le vittime innocenti di tutte le guerre. Guardando ai fatti, anche quest’anno saremo presenti con una delegazione alle celebrazioni della giornata del Ricordo.

La lettura che vede contrapposti il ricordo delle vittime delle foibe e la memoria della shoah non ci appartiene. Lasciamo questa strumentalizzazione ad anonimi, che con modalità vili e intimidatorie, si celano dietro a uno striscione abusivo posizionato nel pieno della notte.

Le responsabilità del regime fascista di Mussolini tanto nel sostenere la Germania nazista di Hitler e l’olocausto quanto nel occupare le terre e opprimere le popolazioni slave sono fatti storici. Non si può quindi slegare l’antifascismo dalla condanna delle tragedie del secolo scorso causate dalla volontà di prevaricazione dell’uomo rispetto al suo simile.

Trovo importante, quindi, alla luce dei recenti fatti accaduti presso il comune di Varese, che anche da Busto Arsizio si partecipi al presidio che si terrà domani alle 18:30 presso il Palazzo Estense per ribadire che ciò che nel secolo scorso è stato, non tornerà.

Il comitato antifascista di Busto Arsizio

Siamo abbastanza sconcertati per quanto successo in mattinata a Busto Arsizio. Sulla passerella pedonale dei Cinque ponti è comparso uno striscione che suggerisce al consigliere del Partito democratico Paolo Pedotti e ad ANPI di “ricordare Foibe e Gulag”. Forse da parte di Pedotti e ANPI c’è stata qualche mancanza? Su cosa? Forse è stato lo sfogo di qualche cittadino che non si sente rappresentato? A noi, a dire il vero, sembra l’ennesima provocazione, anche se questa volta non firmata.

Pedotti in consiglio comunale aveva accusato Antonelli e la maggioranza di destra di non aver preso le distanze dall’ex consigliere Lattuada che, nel Giorno della Memoria, aveva pubblicato sulla propria pagina Facebook una foto in cui faceva il saluto romano. La risposta di Antonelli, forse dimentico del suo ruolo istituzionale, è stata di “non essere il badante di Lattuada”.

La risposta, se tale si può definire, ci pare assolutamente priva di senso. Pedotti è poi stato invitato dallo stesso sindaco a smetterla di vedere il fascismo dove non c’è. Crediamo che invece abbia visto bene. Ci sentiamo perciò in dovere di esprimere vicinanza e solidarietà a Pedotti ed Anpi per questo genere di provocazione.

L’aver chiesto da parte di Pedotti in una sede istituzionale, quale è il consiglio comunale, di prendere le distanze dal comportamento quanto meno discutibile, quale è stato quello di Lattuada, non può dar adito ad una simile reazione! Nessuna posizione negazionista è stata espressa dal consigliere Pedotti e tanto meno da ANPI. Chiediamo perciò che il Sindaco condanni pubblicamente questo attacco al consigliere Pedotti e ad ANPI. Troviamo questo striscione assolutamente indegno, respingendolo al mittente vigliaccamente anonimo, anche se da parte nostra gli si da un preciso attributo: fascista.

L’Anpi di Busto Arsizio

In relazione allo striscione apparso in località Cinque Ponti a Busto, la Sezione bustese dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ritiene fortemente deplorevole questa iniziativa, riconducibile ad alcune frange dell’estremismo di destra, tanto più deprecabile perchè rivolta in particolare ad una persona.

ANPI Busto esprime solidarietà e vicinanza al consigliere comunale Paolo Pedotti, citato nello striscione, che nei giorni scorsi aveva invitato il Consiglio comunale a prendere posizione e condannare alcuni gesti di chiara matrice fascista recentemente accaduti nella nostra provincia.

ANPI sottolinea che in più occasioni ha espresso condanna per le sommarie, atroci esecuzioni nelle foibe, causate da esecrabili dinamiche politiche violente e repressive legate, secondo gli storici, alla liberazione e alla rivoluzione in Jugoslavia. Sono state una tragedia e come tali devono essere riconosciute. Senza dimenticare che tali dinamiche si sono sviluppate durante e subito dopo gli sconvolgimenti della seconda guerra mondiale, scatenata dai regimi dittatoriali nazi fascisti. ANPI guarda anche con profondo rispetto al dramma dell’esodo che ha colpito tanti italiani dell’Istria e della Dalmazia.

Come a suo tempo affermato dal Presidente Ciampi, “l’Italia non può e non vuole dimenticare: non perché ci anima il risentimento, ma perché vogliamo che le tragedie del passato non si ripetano in futuro. […] L’odio e la pulizia etnica sono stati l’abominevole corollario dell’Europa tragica del Novecento, squassata da una lotta senza quartiere fra nazionalismi esasperati”.

I rappresentanti di ANPI Busto parteciperanno, come avviene da anni, alle celebrazioni del Giorno del ricordo, come un’occasione per ricordare una realtà storica e non un’occasione di ulteriore strappo, di divisione fra gli italiani e fra gli italiani, gli sloveni e i croati. Una giornata che deve essere esente da strumentalizzazioni di qualsiasi genere, un momento di memoria e di rispetto, di fraternità e di pace.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
Un cittadino bene informato vive meglio nella propria comunità. La buona informazione ha un valore. Se pensi che facciamo una buona informazione, sostienici!
Pubblicato il 09 Febbraio 2024
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore