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Al bosco di via Curtatone stop di dieci giorni. Per vedere se ci sono animali

Il sindaco Andrea Cassani ha ribadito che si andrà avanti e ha escluso lo stop al taglio fino al 15 ottobre: "Non siamo disponibili a proroghe". Ma nella mediazione in Prefettura si è concordato su una fase di monitoraggio intermedia per verificare la presenza di fauna

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Nessun rinvio fino al 15 ottobre, come chiesto dai manifestanti del presidio, ma in via Curtatone scatta un periodo di “tregua”, per osservare se ci sono movimenti di animali ancora presenti nell’area. Un monitoraggio che sarà affidato ad apposite fototrappole che saranno installate nel bosco. E che scatterà quando il presidio lascerà il bosco: l’accordo è che succeda lunedì, dopo la manifestazione con corteo prevista domenica.

 «Non siamo disposti a proroghe, ci sono appalti milionari e uno stop comporterebbe costi aggiuntivi» ha detto il sindaco Andrea Cassani, rispondendo in commissione Lavori Pubblici convocata per discutere della vicenda di via Curtatone (e in generale del progetto Grow29, che ruota intorno alla nuova scuola unica Cascinetta-Cajello da realizzare appunto al posto del bosco).

L’accordo sui tempi e il monitoraggio deriva dall’ultima mediazione convocata dal Prefetto Salvatore Pasquariello, che è intervenuto di persona per “raffreddare” una situazione che si era decisamente surriscaldata nell’arco di un mese. Al tavolo Legambiente Lombardia, presente con la presidente Barbara Meggetto, ha portato tere diverse proposte, così riportate in una nota: “allontanare il taglio del bosco dal periodo in cui ancora fauna e avifauna potrebbero essere alle prese con le ultime cucciolate, verificare la presenza di animali nel bosco a rischio al momento dell’eventuale taglio, salvaguardare, come invitato dal Parco del Ticino nell’autorizzazione al taglio, le fasce a Nord, verso l’autostrada, e a Est. Tre condizioni poste anche dal Comitato fin dall’inizio, rimarcate da Legambiente, ma non considerate dall’Amministrazione Comunale che, invece, in una versione riformulata, ha acconsentito a discuterne”.

Se sul rinvio al 15 ottobre non ci sono margini, sul resto si è trovato un punto d’incontro: lunedì il Comitato smobiliterà il presidio nel bosco, dopo il corteo previsto domenica dalla stazione al bosco. E nel bosco si procederà con l’installazione di fototrappole, con un monitoraggio di dieci giorni (che, fatti i conti, porterebbe il taglio del bosco quasi a fine settembre, se si procedesse) per capire appunto se ci sono animali in movimento e attivi. «Per il resto confermo che la qualità degli alberi non è così elevata» ha continuato il sindaco (la maggioranza ha polemizzato sui riferimenti ad «alberi centenari», dicendo che si sovrastima l’età del bosco).
Cassani ha ancora una volta ribadito che il regolamento del verde, cui fanno riferimento i manifestanti, non si applicherebbe al bosco di via Curtatone, perché non si applica a terreni in cui è prevista “trasformazione del bosco” (che significa taglio).

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“Serve partecipazione”: dalle opposizioni richiesta di un’assemblea pubblica

Le opposizioni, in commissione, hanno incalzato sul tema del bosco ma anche più in generale della partecipazione e condivisione del progetto. «Sono contento della mediazione ottenuta dal Prefetto: si fanno passi nella direzione del dialogo, passi che si potevano fare prima» ha detto Giovanni Pignataro (Pd), supportato poi anche da Cesare Coppe (Città è Vita). «Sarebbe interessante arrivare ad un’assemblea pubblica. Sulla partecipazione bisogna fare passi in avanti, è fondamentale mettersi in una prospettiva di dialogo».

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In commissione anche il Comitato e diverse associazioni ambientaliste

Al tema della partecipazione il sindaco ha contrapposto l’abbondante comunicazione istituzionale sul progetto, mentre Rossella Glorioso (lista Cassani) ha fatto notare che una fase di condivisione c’era stata con i comitati genitori», rappresentanti degli alunni di oggi delle due scuole e dei due asili. D’altra parte appunto le opposizioni hanno chiesto una fase partecipativa generale, con tutto il tessuto dei due quartieri che avranno a che fare con la nuova scuola e le altre infrastrutture (sta partendo, ad esempio, l’appalto per la nuova ciclabile).

Alberi e compensazioni

Sul tema degli alberi Massimo Gnocchi (Ocg) ha chiesto chiarimenti su «quali alberi saranno salvati» e su «dove si faranno le compensazioni», quelle previste grazie ai 226 mila euro che il Parco del Ticino ha chiesto per compensare – appunto – il taglio del bosco. Se il Parco aveva auspiscato un intervento nei confini di Gallarate e non fuori, Gnocchi ha chiesto certezze e suggerito che «compensazioni non sono solo nuovi alberi, si può anche fare manutenzione del bosco», citando a titolo di esempio la zona del Monte Diviso e fontanili, dove ci sono decine di alberi morti e abbattuti.

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Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 12 Settembre 2024
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