“No alla censura dell’arte”: le scritte di protesta dopo la cancellazione dei murales del Gadda-Rosselli a Gallarate
Sono due diverse scritte, comparse sul muro ridipinto nel 2024 dopo la cancellazione dei murales realizzati per un progetto educativo (e poi contestati come abusivi)

A distanza di poco meno di un anno dalla cancellazione dei murales, sul muro davanti all’istituto Gadda-Rosselli di Gallarate sono comparsi – sui muri dipinti di grigio – due messaggi di contestazione legate alla vicenda, che aveva diviso Gallarate.
La prima scritta – “No alla censura dell’arte” – fa riferimento direttamente alla questione, mentre il secondo è un messaggio più ampio – “Non scrollare, leggi e ribellati” – che fa riferimento alla perdita di tempo a ‘scrollare’ sullo smartphone, invitando invece a una maggiore consapevolezza (evocata attraverso la lettura) e una capacità di incidere sulla realtà.
Scritte in ogni caso con una consapevolezza e un riferimento evidente alla vicenda dei murales.
Realizzati nel corso di un progetto rivolto ai giovani nel 2016 sul muro dell’istituto Aloisianum (con autorizzazione degli stessi gesuiti), finirono ‘nel mirino’ nel 2022, con un riesame delle pratiche a distanza di sei anni dalla realizzazione.

Furono infine cancellati successivamente all’esame definitivo della Commissione Paesaggio del Comune, che valutò come incompatibili i murales colorati con il muro, “un documento storico che contribuisce alla sedimentazione della memoria collettiva”. Il ripristino fu fatto dipingendo il muro di grigio e “ripassando” in rosso i pilastrini di mattoni (che peraltro così persero l’alternanza di colore tra il rosso cupo dei mattoni e gli strati di malta intermedi)

Per l’opposizione era stato un deliberato atto ostile del sindaco Cassani (che aveva chiarito di aver effettuato la segnalazione nel 2022, in modo ‘indiretto’) mentre per l’amministrazione comunale si trattava di un intervento di ripristino della regolarità dal punto di vista urbanistico e del paesaggio.

Al di là delle schermaglie in consiglio comunale, il caso aveva suscitato anche una decisa partecipazione dei ragazzi del Gadda-Rosselli, che avevano manifestato per chiedere il mantenimento e avevano tentato di presentare un progetto per salvare i murales (respinto).
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