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Trasfusioni in volo per salvare vite in emergenza sugli elisoccorso lombardi

Tutti gli elicotteri di soccorso della Lombardia sono ora dotati di sangue a bordo: una svolta che aumenta le probabilità di sopravvivenza nei traumi gravi grazie a interventi immediati sul luogo dell’incidente

Dalla giornata di oggi, i mezzi aerei del soccorso sanitario lombardo dispongono di una risorsa fondamentale in più per affrontare le emergenze più gravi: il sangue. Le cinque basi elicotteristiche regionali – Milano, Bergamo, Brescia, Como e Sondrio – hanno completato l’allestimento di plasma e globuli rossi a bordo, permettendo così di avviare le trasfusioni direttamente sul posto, in caso di shock emorragico, una delle principali cause di morte evitabile nei traumi, soprattutto fra i giovani.

L’annuncio è arrivato durante una conferenza stampa a Palazzo Lombardia, alla presenza dell’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, del direttore generale di AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza), Massimo Lombardo, e dell’anestesista rianimatore Francesco Daminelli, referente della base elisoccorso di Bergamo che ha avviato per prima il progetto pilota “Blood on Board”.

Il nuovo protocollo rappresenta una tappa evolutiva fondamentale per il sistema di emergenza-urgenza della Lombardia. Grazie alla sinergia fra AREU, la Struttura Regionale per le Attività Trasfusionali e i Servizi di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (SIMT) di numerosi ospedali – tra cui Niguarda, Papa Giovanni XXIII, Spedali Civili di Brescia, ASST Lariana e ASST Valtellina – è stato possibile creare una rete logistica e clinica capace di integrare gli emocomponenti direttamente nei kit a bordo degli elicotteri.

Ogni mezzo è ora attrezzato con contenitori isotermici per mantenere i prodotti ematici a temperatura controllata e con sistemi di riscaldamento per garantire trasfusioni secondo le più aggiornate raccomandazioni cliniche. Un intervento che si traduce in un vantaggio immediato per i pazienti più critici: ricevere sangue già prima di arrivare in ospedale può aumentare significativamente le chance di sopravvivenza.

«Con questa innovazione – ha dichiarato Bertolaso – la Lombardia si pone all’avanguardia nel panorama nazionale, offrendo a chiunque si trovi in condizioni di emergenza grave l’opportunità concreta di ricevere trattamenti salvavita già nei primi minuti. È una misura che può fare la differenza tra vivere e morire.»

I numeri danno la misura dell’importanza dell’iniziativa: solo nel 2024, l’elisoccorso regionale ha effettuato 5.673 interventi, di cui oltre 5.000 di tipo primario, ossia sul luogo dell’evento. Ora, grazie a questa dotazione, i soccorritori avranno un alleato in più per affrontare situazioni in cui ogni minuto conta.

«Oggi – ha aggiunto il direttore di AREU Massimo Lombardo – abbiamo una freccia in più al nostro arco. Possiamo intervenire subito, senza attendere l’arrivo in pronto soccorso, aumentando così la possibilità di salvare vite in casi di emorragia massiva. Dopo una fase sperimentale con ottimi risultati, possiamo estendere con sicurezza questo protocollo a tutta la regione.»

Anche per Francesco Daminelli si tratta di una conquista significativa: «Portare la trasfusione direttamente sul luogo dell’incidente significa avvicinarsi agli standard più avanzati nel trattamento dell’emorragia acuta da trauma. Questo traguardo è il frutto di un lavoro di squadra tra AREU e la rete dei servizi trasfusionali della Lombardia.»

Con questa novità, la Lombardia alza ulteriormente l’asticella nella gestione dell’emergenza, trasformando gli elicotteri in vere e proprie unità mobili di rianimazione, capaci non solo di trasportare ma di iniziare tempestivamente cure decisive, aumentando concretamente le possibilità di sopravvivenza nei momenti più critici.

Pubblicato il 28 Maggio 2025
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