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“Leggere gli alberi” attraverso un libro: “Basta un pizzico di inattività”. A Materia l’invito di Tristan Gooley

L'autore della prefazione, Isaia Invernizzi che è un giornalista de Il Post, ha presentato il libro del nuovo marchio editoriale Altrecose scritto dallo Sherlock Holmes della natura

isaia invernizzi

Ieri sera lo spazio libero di Varesenews ha avuto il piacere di ospitare il giornalista de Il Post Isaia Invernizzi, per parlare di un libro che, pagina dopo pagina, ci insegna a guardare gli alberi — e quindi il mondo — con occhi diversi.

Il titolo del libro è Leggere gli alberi, pubblicato dal nuovo marchio editoriale del Post Altrecose, è un testo che non si limita a spiegare, ma invita a osservare, ad allenare l’attenzione e a recuperare un rapporto più profondo con la natura.

L’autore, Tristan Gooley, è un esperto di orientamento e cammini, e ha dedicato la sua vita a leggere il paesaggio in modo pratico e poetico. Questo libro non è solo per appassionati di alberi, ma per chiunque voglia rallentare, fermarsi e imparare a decifrare i segnali del mondo naturale. L’autore nel libro vuole analizzare il rapporto della natura con l’uomo e gli affetti che il cambiamento climatico sulla natura.

Viene definito lo “Sherlock Holmes della natura” perché in essa trova continuamente indizi. 
Ha iniziato a guidare le spedizioni di quasi tutti i paesi del mondo, dal Sudamerica all’Asia, – si perse con un gruppo mentre stava esplorando il vulcano delle Filippine, senza connessione, senza nulla e riuscì a trovare la strada dopo alcuni giorni – sottolinea Invernizzi. 
È stato il primo ad aver completato l’attraversata dell’Oceano Atlantico sia in aereo che in nave e grazie a questa esperienza ha deciso di creare una “scuola di orientamento della natura”. 
Attraverso l’esplorazione della natura riesce a trovare delle caratteristiche utili alle persone per orientarsi nella natura e le guida e attraverso la sua opera vuole trasmettere le sue conoscenze.
Il libro unisce l’aspetto culturale all’aspetto più concreto sulla vita degli alberi e in particolare l’autore parte dalla propria esperienza personale per spiegare i concetti più importanti. Una strategia narrativa che rende la lettura molto più scorrevole.

L’autore invita il lettore a perdersi all’interno della natura e il suo motto è: un pizzico di inattività fa bene alla mente, un buon libro per chi come noi fa il giornalista e viene travolto dalle informazioni, faccio fatica a trovare degli attimi per limitare la frenesia.

isaia invernizzi

Come si legge un albero?

«Leggere gli alberi è abbastanza semplice quando si capiscono i meccanismi – sottolinea Isaia Invernizzi – perché ogni albero è diverso e ci sono delle caratteristiche che possono cambiare come la base, il tronco, la corteccia che subiscono cambiamenti con il passare del tempo e quindi è utile stare molto attenti al contesto in cui si cammina».
Il cambiamento climatico: i segni del vento
«Il libro parla poco del cambiamento climatico per come siamo abituati ad affrontarlo quotidianamente, ma cerca soprattutto di fare degli esempi concreti come l’effetto dell’intensità del vento sugli alberi- aggiunge Invernizzi – ed è doveroso parlarne sempre di più ma purtroppo in questo periodo il mondo è governato da sempre più persone che incentivano delle politiche il riscaldamento climatico».

Quali sono le cose che ti hanno colpito all’interno del libro?

«mi hanno colpito moltissime cose all’interno del libro soprattutto avere delle dritte per riconoscere le famiglie di alberi è molto utile perché nella mia esperienza quotidiana mi capita di fare una passeggiata e questo libro mi ha aiutato a riconoscere determinati alberi che prima non avevo idea di quale si trattasse. La cosa che mi ha colpito di più è che alcuni alberi hanno delle caratteristiche nascoste a chi non riesce ad osservale ma evidenti a chi ha un occhio più attento», ha spiegato Isaia Invernizzi, giornalista del Post.

Ascolta il Podcast con Isaia Invernizzi che racconta il libro Leggere gli Alberi

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Pubblicato il 11 Giugno 2025
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