Oltre l’emergenza: il ruolo di Anpas Varese tra comunità e una nuova visione del volontariato
Dalla storia della pubblica assistenza all’evoluzione del volontariato: il presidente provinciale Gianluca Giarola racconta la rete Anpas sul territorio varesino nella puntata de "La Materia del Giorno"
Oltre centoventi anni di storia, una rete capillare e una missione che non cambia: fornire ai cittadini un aiuto concreto, soprattutto nell’ambito dell’emergenza sanitaria. È questo il cuore di Anpas, l’Associazione Nazionale di Pubblica Assistenza, raccontato da Gianluca Giarola, presidente del comitato provinciale di Varese, ospite della puntata del 12 dicembre de La Materia del Giorno.
Una rete nata più di un secolo fa
Anpas nasce in Toscana oltre un secolo fa, da un bisogno sociale evidente: organizzare e mettere in connessione le associazioni che offrivano aiuto e soccorso alla popolazione. “È una risposta ai bisogni della società – spiega Giarola – ma anche alla volontà di tante persone di mettersi al servizio degli altri”. Nel corso del tempo la rete si è estesa a tutta Italia, pur con dimensioni e forze diverse nelle varie regioni.
La realtà varesina
Nel territorio della provincia di Varese aderiscono ad Anpas numerose associazioni, tra cui la Croce Verde di Fagnano Olona, la SOS dei Laghi di Travedona, la Valbossa di Azzate e la SOS Uboldo, una delle realtà più giovani. Si tratta di enti del Terzo Settore, iscritti al RUNTS e impegnati prevalentemente nel volontariato sanitario, spesso in convenzione con Regione Lombardia per il servizio di soccorso sanitario d’urgenza.
“Ci accomuna una missione comune e una grande attenzione alla trasparenza – afferma Giarola –. Entrare in Anpas significa sottoporsi a verifiche su valori, bilanci, regolamenti e bilancio sociale. Non è solo un marchio, ma una garanzia di qualità verso i cittadini”.
Un’organizzazione su più livelli
Il comitato provinciale è un gruppo di lavoro che non ha personalità giuridica, mentre Anpas Lombardia rappresenta il livello regionale con cui i referenti provinciali si confrontano mensilmente. Ogni associazione porta le esigenze e i bisogni del territorio, e allo stesso tempo riceve supporto, come consulenze legali, aiuto nell’interpretazione delle norme, opportunità di accedere a bandi e raccolte fondi condivise.
“È un dialogo costante – spiega Giarola – che permette di condividere valori e trovare soluzioni attraverso un flusso continuo di informazioni dal basso verso l’alto e viceversa”.
Collaborazioni con Comuni, ATS e ASST
Le associazioni Anpas lavorano all’interno di un sistema che le vede in collaborazione con istituzioni e enti sanitari. Gli strumenti di coprogettazione e coprogrammazione previsti dal Terzo Settore consentono una partecipazione attiva alla costruzione di progetti utili per il territorio. Giarola sottolinea come «la competenza maturata negli anni abbia permesso ad Anpas di partecipare con efficacia alla definizione di attività e interventi innovativi a livello locale».
Il volontariato oggi: professionalità e nuovi equilibri
Il volontariato è cambiato. La figura del soccorritore richiede molta preparazione, una formazione che parte da un corso di almeno 120 ore e prosegue con tirocinio, affiancamento e verifiche periodiche. A cambiare è stato anche il profilo dei volontari: l’età pensionabile più alta riduce la presenza dei più anziani, mentre i giovani devono conciliare studio, lavoro e impegni personali. Il turnover oggi è più rapido rispetto al passato.
“Per attirare nuovi volontari – osserva Giarola – dobbiamo far capire che il volontariato non è solo un aiuto agli altri, ma un arricchimento personale. Ogni giorno regala qualcosa”. Il fascino della divisa, aggiunge, esiste ancora, ma ciò che davvero conta è la condivisione dei valori: “Con i nuovi volontari partiamo sempre da lì”.
Progetti sul territorio: dal campo scuola alle neurodivergenze
Tra le iniziative più rilevanti realizzate sul territorio varesino c’è il campo scuola di settembre al Parco Berrini di Ternate, che nell’ultima edizione ha coinvolto oltre 320 ragazzi in tre giorni di attività e simulazioni. Un’altra iniziativa è il progetto sulle neurodivergenze, secondo classificato al contest nazionale Anpas e ora in fase di sviluppo. Intensa è anche l’attività di raccolta dati, utile per individuare buone pratiche e migliorare la risposta dei servizi alla comunità.
Come diventare volontari Anpas
Giarola invita a compiere il primo passo con semplicità: “Serve soprattutto curiosità. È così che ho iniziato anch’io, e non ho più lasciato questo mondo”. Chi desidera avvicinarsi può contattare una delle associazioni del territorio e partecipare ai corsi di formazione periodici. Non è necessario diventare soccorritori: esistono molti altri ruoli in cui mettere a frutto le proprie competenze.
“C’è spazio per chiunque voglia mettersi in gioco, in qualunque forma”, conclude.
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