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Il futuro di Beata Giuliana in tre maxi-progetti

Le aree intorno al quartiere sono al centro di imponenti trasformazioni. Dal Palaginnastica all'ospedale unico, passando per la ex-Mizar, il futuro di Busto passa da qui ma i residenti sono preoccupati

mappa trasformazione beata giuliana

Il 2019 sarà un anno importante per Beata Giuliana, il quartiere bustocco è infatti al centro di una trasformazione gigantesca che riguarda tre importanti aree a ridosso dell’abitato.

IL PALAGINNASTICA E IL CAMPUS (blu nella mappa)

A breve, infatti, partirà il lavoro di progettazione del palaginnastica da parte di un associazione temporanea d’impresa torinese nell’area del campus sportivo che il quartiere attende da più di dieci anni e del quale rimane (per ora) lo scheletro di un palazzetto che sarebbe dovuto diventare un palaghiaccio. L’edificio incompleto, nell’idea del sindaco Antonelli, dovrebbe diventare una struttura polifunzionale sempre dedicata allo sport mentre rimane ancora sullo sfondo, per mancanza di investitori privati, l’idea di costruire una pista del ghiaccio a parte con annesso bar, ristorante e struttura commerciale da 1500 metri quadri.

L’EX-MIZAR (amaranto)

Proprio di fronte si muove qualcosa tra i capannoni della ex-Mizar, azienda tessile un tempo prestigiosa e che ha chiuso i battenti nel 2006 definitivamente, con il progetto della Sitip che immagina un cinema multisala, spazi commerciali e tecnologici nei 38 mila metri quadri di capannoni che si affacciano sul Sempione. Un progetto di sviluppo da parte della società bergamasca, infatti, è al vaglio degli uffici comunali e di quelli di Agesp e pare che qualcosa, questa volta, si muova sul serio.

ex-mizar

L’OSPEDALE UNICO (rosa)

Risalendo la S.S. 33 verso Gallarate, infine, c’è la grande area del nuovo ospedale unico di Busto Arsizio e Gallarate per il quale sono stati stanziati nel bilancio di Regione Lombardia i soldi per lo studio di fattibilità (500 mila euro).

LA PREOCCUPAZIONE DEL QUARTIERE

Il quartiere guarda con preoccupazione a queste tre aree enormi di sviluppo delle quali due (da 36 mila e 43 mila metri quadri) andranno a togliere spazi verdi in quel cuscinetto sempre più sottile che divide Busto da Gallarate mentre una (la ex-Mizar da 3,8 ettari) è già cementificata. Nuove costruzioni significano certamente opportunità di sviluppo, nuova occupazione ma anche tanto, molto traffico che andrà rapidamente a sovraccaricare quel tratto di statale assediando, di fatto, l’intera zona.

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Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 08 Gennaio 2019
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