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Esplosione di Rescaldina, un tubo del gas era stato manomesso

Si tratta del collegamento presente in casa di Saverio Sidella, unica vittima dell'esplosione che il 31 marzo del 2018 provocò 8 feriti. La Procura chiederà l'archiviazione

esplosione in palazzina a Rescaldina

Emerge una certezza dalle indagini sull‘esplosione della palazzina di via Briante a Rescaldina, avvenuta la mattina del 31 marzo del 2018 e nella quale morì una persona. I periti incaricati dalla Procura di Busto Arsizio sono giunti alla conclusione che il tubo del gas all’interno dell’appartamento di Saverio Sidella, unica vittima dell’esplosione, era stato scollegato manualmente.

Esplosione di Rescaldina, indagati sin dall’inizio i coniugi Sidella

A dirlo è la relazione conclusiva dei periti incaricati di risalire alle cause della deflagrazione nella quale rimasero gravemente feriti anche sua moglie, i suoi due bambini ed altre cinque persone. Sin da subito moglie e marito furono indagati per strage dalla Procura di Busto Arsizio ma, non essendo emersi indizi a carico della donna, ha chiesto l’archiviazione delle accuse.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 06 Maggio 2019
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