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Fulvio Rivolta non era di Forza Italia e tacque davanti al magistrato

La rettifica chiesta dal legale dell'architetto di Lonate Pozzolo

Broletto Gallarate

Rettifica a seguito della pubblicazione in data 9 maggio dell’ articolo dal titolo “Il funzionario con la schiena dritta, spina nel fianco che ostacola gli affari del gruppo Caianiello“.

L’ articolo, nel compiere accostamenti e confronti tra l’ indagine di stretta attualità che riguarda i recenti arresti a Gallarate e l’ indagine del 2017 relativa alle vicende del comune di Lonate Pozzolo, riferisce notizie non vere relative all’ Arch. Fulvio Rivolta che difendo nel contesto della vicenda giudiziaria originata dall’ indagine lonatese.
L’ articolo riferisce, infatti, testualmente “…L’ inchiesta di Lonate aveva visto arrestati il sindaco Danilo Rivolta e suo fratello Fulvio, esponenti locali di Forza Italia (e che a loro volta poi diedero informazioni importanti ai Magistrati)”.
Nella mia qualità di difensore di Fulvio Rivolta affermo come non sia vera, né la circostanza che il mio assistito sia “esponente locale di Forza Italia”, né quella che abbia fornito “informazioni importanti ai Magistrati”.
Fulvio Rivolta, infatti, non ha mai posseduto alcuna tessera di partito, tantomeno di Forza Italia.
Nel contesto della sua delicata vicenda giudiziara ha ritenuto di esercitare il proprio sacrosanto diritto di difesa, attraverso il “diritto al silenzio”.
Vi chiedo dunque di voler provvedere, ai sensi dell’ art. 8 Legge 47/1948, alla rettifica di quanto riportato nel citato articolo nella collocazione prevista dalla legge citata e con risalto analogo a quello riservato al brano giornalistico cui la rettifica si riferisce, comunicandoLe che, in difetto, il mio Cliente intraprenderà le iniziative necessarie volte a tutelare la propria reputazione personale.

Pubblicato il 10 Maggio 2019
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