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Mercatone Uno, dichiarato il fallimento

In totale sono oltre 1.800 i dipendenti, in tutta Italia, che dall'oggi al domani resteranno a casa. E anche il gruppo Grancasa annuncia 158 esuberi

Mercatone Uno

Shernon Holding, la società che gestiva punti vendita di Mercatone Uno, è stata dichiarata fallita. Lo ha reso noto la Filcams-Cgil di Reggio Emilia con una nota (qui). Davanti a numerosi negozi chiusi oggi si sono svolti presidi e sit-in dei lavoratori. Una situazione difficile che coinvolge 1800 lavoratori ma non solo: oggi i clienti che erano andati a ritirare la merce che avevano già parzialmente pagato, hanno trovato le saracinesche abbassate.

I lavoratori di Mercatone Uno sono venuti a conoscenza del fallimento via Facebook nella notte: “Non c’è stata nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’azienda”, ha spiegato Luca Chierici, segretario della Filcams di Reggio Emilia.
Shernon Holding aveva acquisito i 55 punti vendita meno di un anno fa e circa un mese fa aveva presentato domanda di ammissione al concordato preventivo. Il tribunale di Milano ha riscontrato un indebitamento complessivo di 90 milioni maturato in nove mesi. Per il 30 maggio su Shernon-Mercatone Uno era stato convocato al ministero dello Sviluppo economico un tavolo di crisi.

FILCAMS Cgil, FISASCAT Cisl e UILTUCS, si sono già attivate presso il Mise per avere un incontro in tempi brevi con l’amministrazione straordinaria di Mercatone e con il curatore fallimentare di Shernon. “È urgente ed indispensabile l’intervento del Mise per salvaguardare i lavoratori e preservare il futuro delle loro famiglie. Dopo anni di incertezza, Shernon aveva rappresentato il lumino nel quale tutti avevano riposto le loro speranze e la propria capacità di progettare un futuro. Il fallimento sembra aver reso nulli i sacrifici e gettato le maestranze in uno stato di profonda angoscia. Serve – dichiarano i sindacati – un intervento tempestivo e garante”.

E intanto anche il Gruppo Grancasa ha confermato 158 esuberi. È stato vano il tentativo di cercare una soluzione alternativa alle procedure di licenziamento collettivo avviate dalle società Grancasa S.p.A., Mercatone di Desenzano, S.r.l., Mercatone dell’Umbria S.r.l. e Gest Due S.r.l., del Gruppo Grancasa.

“Nonostante la direzione aziendale abbia confermato che anche maggio si chiuderà con un +7% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso che testimonia una crescita in termini di fatturato” affermano in una nota congiunta Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, “è emersa la chiara volontà di arrivare alla fine dei tempi delle procedure per procedere ai licenziamenti, dichiarando che è l’unico modo per tentare di salvare l’azienda”.

Il Coordinamento Sindacale ha deciso di proclamare lo stato di agitazione dichiarando due giornate di sciopero nazionale da tenersi il 26 e 27 maggio.
L’auspicio è che si possa riaprire un confronto già in occasione dell’incontro previsto per il prossimo 27 maggio presso il Ministero del Lavoro. Inoltre, nella stessa mattinata del 27 maggio, è previsto un presidio davanti la sede del Gruppo di Via Carlo Jucker, a Legnano.

Pubblicato il 25 Maggio 2019
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