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Scippi, estorsioni e droga: i carabinieri arrestano due pregiudicati

L'Arma di Busto indaga su una serie di scippi e scopre anche un'estorsione da 3500 euro e un'appartamento dello spaccio a Ventimiglia

carabinieri busto arsizio posto di blocco

Dagli scippi alle estorsioni, due uomini sono finiti in manette, un terzo è solo indagato. Alle prime ore di oggi i Carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio, guidati dal capitano Marco D’Aleo, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Busto Arsizio, Nicoletta Guerrero, nei confronti di 2 soggetti ritenuti responsabili di estorsione ai danni di un privato cittadino. Contestualmente è stata eseguita una perquisizione domiciliare nel comune di Legnano, presso l’abitazione di un ulteriore indagato.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore bustocco Susanna Molteni, sono partite da alcuni scippi commessi ad inizio anno a Busto Arsizio, ai danni di persone anziane. Determinante per la svolta nell’inchiesta il rinvenimento, in una zona residenziale del comune di Legnano, di uno scooter a tre ruote privo di targhe e provento di furto, che le vittime avevano segnalato come quello in uso da parte dei due arrestati. Nel sottosella c’erano i caschi indossati per la commissione degli scippi, che i militari dell’Arma hanno prontamente trasmesso al RIS di Parma per accertare il profilo biologico dei malfattori.

Questi ultimi, ritenendo che i Carabinieri avessero rinvenuto il veicolo grazie alla confidenza di un cittadino, lo hanno avvicinato nei giorni successivi e, con continue minacce, lo hanno costretto a consegnare 3 mila e 500 euro in denaro contante.

I destinatari della misura cautelare, due pregiudicati italiani di 28 e 35 anni, si erano allontanati dai luoghi di residenza a seguito delle indagini dei Carabinieri, rifugiandosi prima a Ventimiglia e poi a Milano, luogo in cui sono stati bloccati questa mattina grazie alla collaborazione con l’Arma locale.

Ad aprile, proprio a Ventimiglia, i Carabinieri del luogo avevano perquisito l’abitazione in cui uno degli indagati pareva essersi rifugiato. All’interno, i militari non hanno trovato il loro obiettivo, ma hanno arrestato il proprietario, un 37enne di Canegrate, poiché all’interno dell’appartamento erano stati nascosti 50 grammi di MDMA suddivisi in 192 pasticche, alcuni grammi di cocaina e hashish oltre a bilancini elettronici e 1300 euro in denaro contante. Nel corso della perquisizione hanno identificato anche un 28enne pregiudicato, originario anche lui di Canegrate, segnalato alla prefettura di Imperia per il possesso di 8 grammi di hashish.

Pubblicato il 09 Maggio 2019
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