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Il sindaco di Gallarate Cassani sentito per quattro ore dal pm dell’inchiesta

Come persona informata sui fatti, il primo cittadino ha parlato con il pm Luigi Furno, che segue il filone varesino della maxinchiesta che ha terremotato la Lombardia e che ruota intorno alla figura di Nino Caianiello

La nuova giunta di Andrea Cassani

Il sindaco di Gallarate Andrea Cassani è stato sentito oggi, venerdì 10 maggio, nell’ambito dell’inchiesta che ha terremotato la Lombardia e che vede la città di Gallarate come centro nevralgico, con la figura di Nino Caianiello.

Cassani è stato sentito come persona informata sui fatti (testimone), per quattro ore «abbondanti», dal pm Luigi Furno, che – nel pool di magistrati coordinati da Alessandra Dolci – ha curato nello specifico la parte d’inchiesta sul Varesotto.

«Ho risposto a tutte le domande del pubblico ministero in modo tranquillo e sereno» dice il sindaco di Gallarate. «Ho parlato per quattro ore abbondanti. E del resto chi non ha nulla da nascondere alle domande dei magistrati può rispondere anche per ventiquattro ore senza avere alcuna preoccupazione».

Cassani nei giorni scorsi era già intervenuti pubblicamente, dicendo di essersi opposto alle manovre del gruppo Caianiello nelle diverse società e sull’urbanistica gallaratese, facendo un «mea culpa» solo su alcuni aspetti.

Pubblicato il 10 Maggio 2019
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