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“Tre mesi senza Linate? Fanno un test per vedere come va Malpensa”

L'Unione dei Comitati di Malpensa contesta il trasferimento dei voli e l'impatto sul territorio. "I sindaci incapaci di opporsi e far valere le ragioni di chi qui abita"

Generico 2018

«Dalla vicenda del trasferimento di Linate esce l’insensibilità dei nostri sindaci e l’insensibilita di Sea. Capiamo la Sea che è società di capitali che fa il suo interesse, ma non l’atteggiamento dei nostri sindaci». Dall’UniCoMal, l’unione dei Comitati che lottano contro l’impatto di Malpensa, piovono bordate.

Il tema è sempre quello, ormai “caldo” da mesi: il trasferimento dei voli da Linate che provocherà un aumento significativo dei movimenti e dei passeggeri nell’estate e all’inizio dell’autunno di questo 2019.

«Se i nostri signori sindaci, invece di essere così accondiscendenti con SEA sull’allargamento delle vie (Via Giusti) sugli sconti di tariffe autostradali (A4) o su maxi parcheggi, come i 2000 posti auto tra Somma e Casorate, iniziassero a riflettere sullo stress a cui il nostro territorio già seriamente provato, cementificato, asfaltato viene di nuovo sottoposto e si impegnassero a richiedere fermamente una VAS (Valutazione Ambientale Strategica) e con le istituzioni sanitarie una VIS (Valutazione d’Impatto Sanitario), forse potremmo ricominciare a porre le condizioni per una interlocuzione seria e responsabile con Regione, SEA e Comune di Milano, per uno sviluppo non devastante e condiviso del nostro territorio» dice Beppe Balzarini, potavoce dell’Unicomal. Altrimenti costoro si renderanno responsabili e complici di una gestione fallimentare del nostro territorio la cui conseguenza diretta sarà il disastro ambientale».

«E invece si pensa solo alle infrastrutture» dice Massimo Ferrario. Come nel caso, appunto, della progettata ferrovia Gallarate-Malpensa o di nuovi assi stradali, ritornati alla ribalta ora, che la 336 sta mostrando tutti i limiti (di una progettazione, va ricordato, che fu fatta adattando una strada esistente a raso, di gran fretta, alla vigilia di Italia 90)..

All’UniCoMal poi resta un dubbio: perché lo stop a Linate proprio nel periodo di traffico intenso, per ben tre mesi? «A Orio al Serio ci ha messo 45 giorni a fare i lavori, qui ci mettono 90 giorni» fa notare Silverio Colombo. UniCoMal ha una sua tesi: «Stanno in realtà facendo un test sulla operatività di Malpensa, per vedere fino a che punto spingersi. E i nostri sindaci non sono capaci di opporsi».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 22 Maggio 2019
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