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Via Carù e Peroni, entro fine settimana Cassani vara il rimpasto di giunta

"Da un punto di vista amministrativo sono una perdita, da un punto di vista politico erano inevitabili" dice il sindaco

gallarate generico

«Le dimissioni di Moreno e Isabella, se da un punto di vista amministrativo sono certamente una perdita, da un punto di vista politico erano inevitabili». Il sindaco di Gallarate Cassani di fatto ha in mano il primo tassello del rimpasto di giunta, annunciato settimana scorsa: via i due assessori di Forza Italia, Carù e Peroni (il terzo, Alessandro Petrone, è in carcere ed era stato revocato).

«La politica ha portato alle dimissioni di Moreno Carù e non posso nascondere che, personalmente, mi dispiace perché ho sempre reputato e reputo Moreno una persona corretta, che arriva da una famiglia di persone oneste, per bene e benvolute da tutti» dice il sindaco. 

«Ho conosciuto Moreno nel 2015, quando era coordinatore cittadino di Forza Italia ed era l’interlocutore di riferimento. In quattro anni ci sono stati rarissimi episodi di attrito tra noi, nonostante non fossimo dello stesso partito. Lui, il 7 maggio scorso, aveva già espresso la disponibilità a rimettere l’incarico. Però erano momenti troppo concitati, soprattutto per lui, per prendere decisioni con la testa anziché con la pancia.  Si è dimessa anche Isabella Peroni, che ringrazio per l’attività svolta con esperienza e competenza in questi anni. Il suo impegno durante il mandato è stato più volte pubblicamente apprezzato anche dalle opposizioni.»

«Dopo tre settimane e soprattutto dopo aver ragionato a mente fredda sulla portata politica e giudiziaria degli eventi, la scelta dei consiglieri di Forza Italia di proseguire a sostenere il programma elettorale votato dalla maggioranza dei gallaratesi nel 2016, facendo un passo indietro dall’esecutivo, è un gesto apprezzabile in una fase delicata per i berlusconiani» prosegue Cassani. «Come ho detto in consiglio comunale: questo è il momento in cui Forza Italia si deve fidare di me. A maggior ragione se chi si è candidato, ed è stato eletto in quel partito, è totalmente estraneo al “sodalizio criminoso” che sembrerebbe emergere dall’ordinanza della Procura di Milano».

Cassani vorrebbe dare un segnale di discontinuità all’amministrazione (in quest’ottica sarebbe da leggere anche la posizione a rischio dell’assessore leghista Bonicalzi), per poter continuare. Giovedì scorso, all’indomani dell’animato consiglio comunale che ha visto il ritiro della Variante al Pgt, si parlava di una settimana di tempo per arrivare a definire il rimpasto di giunta. E oggi Cassani sembra confermarlo: «Le loro deleghe [di Peroni e Carù, ndr] verranno riassegnate entro la fine di questa settimana». Il sindaco aveva dichiarato di voler tenere per sé la delicata delega all’urbanistica, che tra l’altro ha visto finire nei guai entrambi gli assessori che si sono occupati della materia (Orietta Liccati per fatti estranie a Gallarate e poi Petrone).

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 03 Giugno 2019
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