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I soldi dalla Russia? “Un film di spionaggio di quart’ordine”

In centinaia per Salvini alla festa della Lega di Golasecca: "Non è il momento delle cose a metà"

Salvini alla Festa della Lega di Golasecca

La manovra economica, le tensioni con il Movimento 5 Stelle, l’immigrazione e anche il caso dei soldi dalla Russia. Ci sono tutti i temi più caldi di questa estate nel discorso che Matteo Salvini ha tenuto nella serata di giovedì 25 luglio davanti ai militanti radunati alla festa della Lega di Golasecca. In centinaia hanno aspettato sul prato del campo sportivo il Capitano, sfidando orde di zanzare e affrontando un ritardo sul programma del comizio di oltre un’ora.

«Essere attaccati tutti i giorni dal PD è normale -ha scandito dal palco Salvini-, meno normale è essere attaccati un giorno sì e uno no dagli alleati». Ed è proprio rivolto al Movimento 5 Stelle buona parte del suo discorso: «Non è il momento delle cose a metà; la Lega sta al governo se riusciamo a tagliare le tasse a tanti italiani». Nel mirino di Salvini c’è principalmente il Ministro dell’Economi, Giovanni Tria, al quale Salvini fa sapere che «non accetterò dei no» e mette in guarda che «se intende fare una manovra da robetta non sarà il nostro ministro dell’economia». Nel discorso di Salvini non si parla di coperture ma si chiedono «miliardi per i disabili se no neanche mi siedo al tavolo» e anche una sforbiciata alle tasse perchè «la Lega sta al governo se riusciamo a tagliare le tasse a tanti italiani».

Un discorso che è durato una ventina di minuti e che ha anche toccato il caso “Moscopoli”, ossia la presunta trattativa per finanziare la Lega con soldi russi. Una vicenda che Salvini liquida come «un film di spionaggio di quart’ordine» e per il quale il vicepremier tira in ballo Renzi e Boschi: «Loro vengono a dire che ho tradito gli italiani, ma tacete ed espatriate».

Tra immigrazione, riforma della giustizia, reddito di cittadinanza e autonomia Salvini tratteggia più volte il rischio di una crisi, pur senza dirlo mai espressamente. «Non puoi passare metà del tempo a guardarti le spalle dal tuo compagno di avventura -ha arringato dal palco- perchè vale più la coerenza della poltrona». Per il vicepremier «gli avversari del cambiamento non mancano ma se li italiani ci hanno premiato con 9 milioni di voti è perchè è più importante la vita vera delle balle. E se riusciamo a farlo insieme bene, altrimenti un parere lo chiederemo a voi». E dopo il discorso è arrivata la domanda forse più attesa: «Chi vuole fare una foto?».

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it
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Pubblicato il 26 Luglio 2019
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