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Sciopero a Malpensa, dopo il grave incidente sul lavoro

Nella notte uno scontro sulla pista, tra un trattorino e un aereo. La protesta era stata convocata per la società Airport Handling: il 25 agosto si era già registrato un infortunio. "Sicurezza strettamente legata a formazione e mezzi"

Incidente trattorino aereo a Malpensa

Sicurezza, formazione e qualità dei mezzi. A Malpensa si sciopero – anche – per questo, oggi, venerdì 6 settembre. Ed è un giorno particolare: perché nei primi minuti dopo la mezzanotte è arrivato in ospedale a Legnano, ferito, un operaio, vittima di un grave incidente avvenuto sulle piste un’ora prima.

Il dipendente di Aviapartner (una delle società che garantisce servizi di handling) è ancora sotto osservazione, ricoverato al pronto soccorso dell’ospedale di Legnano: 30enne della zona, non è in pericolo di vita ma il quadro deve essere ancora chiarito. I vigili del fuoco sono intervenuti in forze per mettere in sicurezza l’area, dopo lo sversamento di carburante uscito dall’ala danneggiata (qui le foto), lo scalo ha subito un blocco di più di un’ora, a fine giornata

L’handling – l’insieme dei servizi di terra alle compagnie – è un ambito delicato, in gran parte svolto sulla pista, “servizio di rampa”. Lo sciopero di oggi è stato dichiarato, con modalità diverse, da Cub Trasporti (24 ore) e da Cgil, Cisl e Ugl (dalle 10 alle 14), e riguarda Airport Handling, il principale operatore sugli aeroporti milanesi.

«Uno dei temi sollevati è proprio quello della sicurezza, che è connesso alla formazione» dice Angelo Piccirillo, segretario della Filt-Cgil Milano. La questione è connessa anche al trasferimento di una parte dei lavoratori da Malpensa a Linate per i tre mesi di “bridge”: «Airport Handling ha usufruito solo della metà delle ore a disposizione per la formazione del personale. E il 25 agosto si è registrato un incidente grave proprio in Airport Handling, con un lavoratore precipitato in una stiva: è ancora in ospedale oggi».

Altro tema sollevato dal sindacato (già a luglio, appena alla vigilia del trasferimento dei voli) è quello della «organizzazione aziendale e del parco mezzi vetusto» continua Piccirillo. «Oggi i nostri delegati alla sicurezza e sindacali hanno verificato i mezzi e hanno riscontrato che un mezzo su tre non risultava in regola seconda le norme Enac».

Quanto all’infortunio nella notte, Piccirillo è prudente nella valutazione, in attesa di chiarire esattamente la dinamica (lo scontro è avvenuto in velocità, ha fatto ruotare l’aereo di 90 gradi). «L’incidente è avvenuto sotto il diluvio che colpiva Malpensa in quel momento, può esserci stato un problema di visibilità». È avvenuto anche in un’area “nuova”, nel senso che l’area di parcheggio dei jet privati è molto affollata in questi mesi di chiusura di Linate (dove si concentrava il grosso dell’attività fino ad oggi; va detto che Sea aveva già previsto di potenziare la “aviazione generale” a Malpensa, tant’è vero che è già pronto il nuovissimo terminal dedicato).

«Per quanto riguarda Aviapartner, non escludiamo a questo punto di tenere una assemblea già oggi, giustificata da gravi motivi di sicurezza» continua Piccirillo. E l’adesione dello sciopero in Airport Handling? «È stata molto alta, posto che ancora una volta l’azienda ha fatto un numero di “precettazioni” smisurato, tant’è che abbiamo chiesto alla Commissione di garanzia di sanzionare la cosa». Analogo il commento della Cub Trasporti, che sciopera per 24 ore: «Per la mattina abbiamo avuto 280 comandati su 350 lavoratori, senza contare il ricorso agli interinali» dice Renzo Canavesi.
All’handling si affiancano oggi in sciopero anche i lavoratori dei servizi di vigilanza privata (nella foto), qualche centinaio a Malpensa: protestano in tutti gli scali d’Italia «per il rinnovo del contratto fermo da 43 mesi», spiega Matteo Tibaldo, segreteria Filcams Cgil Varese.

Malpensa generica 2019

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 06 Settembre 2019
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