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CAV festeggia trent’anni insieme ad Anna e Giovanni

Con il trentesimo compleanno del Centro di aiuto alla vita, è nato il libro dedicato ai due bustocchi che si sono battuti nel sociale per una vita intera. Gli autori: “non si poteva non scrivere un libro su di loro”

cav mario sansalone

Nella mattina di oggi, mercoledì 6 novembre, in occasione del suo trentesimo compleanno, Centro di aiuto alla vita (CAV), dal febbraio 2018 dedicato ad Anna e Giovanni Rimoldi, ha presentato alla stampa il volume “Anna e Giovanni” scritto dalla professoressa Laura Vignati e dall’imprenditore Mario Colombo. Gli autori hanno riavvolto il nastro, attraverso fotografie, lettere e aneddoti, della storia dei coniugi Anna Maria Puricelli, nata e vissuta a Borsano dove tutti la chiamavano Marinella e Giovanni Rimoldi, uniti fin da giovanissimi dal senso di dovere e solidarietà.

Il loro è stato un inestimabile impegno cittadino che, per essere ricostruito, ha necessitato di infinite ricerche tra lettere, memorie e interviste di chi li conosceva bene. Si tratta di un lavoro durato tre anni a cui l’amministrazione ha concesso il patrocinio.

Solo dopo quindici anni di matrimonio è nata la bimba che tanto aspettavano, ma con gravi malformazioni. Nata a Natale e morta a Pasqua, è solo uno dei grandi dolori di Anna colpita successivamente da un tumore maligno e di Giovanni che, dopo la morte di Anna, non è riuscito a sconfiggere la malattia. «La loro è stata una vita animata da tragedie, ma nonostante tutto non si sono mai scoraggiati e di fronte alla negatività hanno unito le forze per aiutare gli altri. Il contributo umano e culturale, che ci ha aiutato a ripercorrere la sorella di Anna, Bruna, lo hanno dimostrato a fianco del CAV, di associazioni come “Famiglie in cammino” e con la loro mostra “Un grande sì alla vita”» ha raccontato l’autrice Laura Vignati. Nel testo vengono riportati alla luce anche due capitoli del romanzo incompiuto di Giovanni; la poesia dedicata ad Enrico Crespi ed un passato dimenticato, come i lupi e il vino caratterizzanti la Busto del ‘500.

«Abbiamo avuto bisogno di diverso tempo, ma abbiamo raccolto e documentato fatti di cui pochissimi sono a conoscenza», ha precisato l’autore Mario Colombo, come l’origine di “Veglia”, la famosissima poesia di Ungaretti: il soldato che gli giace accanto di cui parla sembra essere un trovatello preso in affidamento dal bisnonno di Anna Puricelli, a dimostrazione di quanto lo spirito di accoglienza portato avanti da Anna fosse innato nella generazione.

Il libro sarà presentato al pubblico domenica 10 novembre alle 15:00 al Teatro Aurora di Borsano (via San Pietro) durante la celebrazione dei trent’anni del CAV di Busto Arsizio; il ricavato sarà devoluto all’associazione. Saranno presenti insieme agli autori, l’attrice Beatrice Fazi che, vicina al tema, racconterà la sua esperienza di fede e tenacia e la giornalista Donatella Negri.

Sabato 9 novembre Elisabetta Pittino, neoeletta presidente di Federvita Lombardia – APS (associazione che coordina i centri CAV del territorio, ndr) incontrerà le realtà CAV – Movimenti per la vita, del sud della provincia di Varese e Alto Milanese.

Ha tenuto a ringraziare gli autori per aver messo in luce la storia di due personaggi esemplari, l’addetto stampa Mario Sansalone. Bruna Puricelli, sorella di Anna, ha invece ricordato l’intera donazione dei beni dei coniugi, come loro desiderio e il conferimento a Giovanni insignito, dal sindaco Emanuele Antonelli nel giugno 2017, per iniziativa della famiglia bustocca, “Bustocco ad Honorem”.

Il presidente di CAV, Antonio Pellegatta, legato ad Anna e Giovanni da una profonda amicizia, ha sottolineato la strana ed emozionante casualità della nascita di CAV nel 1989 in concomitanza con la nascita del figlio e quella, dopo trent’anni, della nipotina Caterina Maria.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 08 Novembre 2019
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