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Spes riprende la gestione diretta delle lampade votive a Somma Lombardo

Il passaggio chiude una polemica sui costi del "subappalto" che era stato deciso quasi dieci anni fa. Le famiglie riceveranno i nuovi abbonamenti per posta

Generico 2018

Il servizio delle lampade votive nei cimiteri di Somma Lombardo “torna” in gestione diretta della Spes, la società di servizi del Comune.

Il passaggio formale è scattato a gennaio 2020, può sembrare una scelta tecnica, ma chiude una polemica locale sull’efficienza dei servizi: sul finire del 2018, poco più di un anno fa, l’allora amministratore di Spes Andrea Gambini aveva sollevato la questione del “subappalto”, per così dire, della gestione, che avrebbe garantito guadagni consistenti alla società a cui era stato affidato nove anni prima, un’era geologica prima (basti pensare che nel frattempo c’è stato anche un cambio di amministrazione comunale). Gambini disse allora che la società introiettava «100mila euro all’anno a fronte di 10mila euro di spese».

A poco più di un anno dalla segnalazione di Gambini, si è arrivati a cambiare strada: «A conclusione del contratto con la Saie, l’amministrazione ha deciso di riportare a Spes la gestione diretta» spiega il sindaco Stefano Bellaria, che sottolinea che «Spes gestisce già altri servizi cimiteriali nei cimiteri di Somma» e che quindi in qualche modo è anche naturale che anche le lampade votive siano gestite direttamente.

Tra Spes e Saie srl si era arrivati ai ferri corti e si era paventato un esito giudiziario della cosa. «Ma ad oggi non ci risultano contenziosi, al momento del passaggio di consegne» dice Bellaria.

Quanto alle famiglie che hanno i loro cari nei cimiteri sommesi, è previsto un cambio dal punto di vista dei pagamenti. “Per favorire il pagamento di quanto dovuto, gli abbonati riceveranno con posta ordinaria gli avvisi di pagamento e le modalità con le quali versare il canone per l’anno in corso” , spiega la nota di Spes.. Eventuali informazioni si possono chiedere alla sede Spes in Via Medaglie d’Oro 33.

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 06 Febbraio 2020
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