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Etihad cancella i voli su Malpensa fino al 30 aprile

Previsione di tempi già lunghi per le compagnie aeree. Easyjet lancia l'allarme: "Futuro incerto, non c'è garanzia che le compagnie aeree sopravvivano al blocco dei viaggi su lungo periodo"

etihad 2014

Etihad cancella i suoi voli su Milano Malpensa fino al 30 di aprile. Orizzonte temporale già ben oltre la scadenza del 3 per la compagnia aerea degli Emirati Arabi Uniti, che aveva in Malpensa uno snodo importante.

Anche su Roma i voli sono sospesi fino al 30 aprile, uno addirittura già fino al 30 giugno. Allo stesso modo sono sospesi i voli per Honk Kong, mentre per altre destinazioni – Beirut, Casablanca, Madrid e altri – la sospensione è per ora prevista fino al 31 marzo.

È la fine di aprile la nuova prospettiva di isolamento, vista dalle compagnie straniere? Così fa pensare la decisione di Etihad. Quanto al resto d’Europa, alcuni Paesi stanno facendo scattare misure radicali d’isolamento:  “A seguito delle restrizioni di viaggio imposte a tutti i voli stranieri annunciati dal Primo Ministro Mateusz Morawiecki, in vigore a partire dalle 00:00 del 15 marzo 2020,” sono state ad esempio sospese tutte le connessioni aeree verso Polonia.

Nel frattempo, le compagnie cercando di correre ai ripari sul piano finanziario e di rassicurare chi investe. «Per cercare di mitigare il più possibile l’impatto di COVID-19 stiamo mettendo in campo tutte le azioni necessarie per ridurre costi e spese non critiche» assicura ad esempio Easyjet. «Mettere a terra parte degli aeromobili consentirà di limitare sensibilmente i costi variabili. Lo stato patrimoniale di easyJet resta solido e include liquidità pari a 1,6 miliardi di sterline, un credito rotativo non utilizzato di 500 milioni di dollari, aerei non vincolati per un valore superiore a 4 miliardi di sterline e un ampio e importante portafoglio di slot. easyJet non ha debiti da rifinanziare fino al 2022 ed è in contatto costante con gli istituti di credito, i quali riconoscono la solidità del bilancio e del modello di business della compagnia.  L’industria dell’aviazione europea ha di fronte a sé un futuro incerto e non c’è alcuna garanzia che le compagnie aeree, con i benefici che recano alle persone, all’economia e alle imprese, saranno in grado di sopravvivere a quello che potrebbe trasformarsi in un sostanziale blocco dei viaggi nel lungo periodo, con una prospettiva di ripresa molto lenta. Il futuro dipenderà molto dalla possibilità di mantenere l’accesso alla liquidità, compresa quella messa a disposizione dai governi di tutta Europa».

Pubblicato il 16 Marzo 2020
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