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Il Coronavirus moltiplica il consumo di ossigeno liquido, nuovi impianti negli ospedali di Busto e Saronno

Con i due nuovi serbatoi di ossigeno liquido aggiuntivi agli esistenti appena installati l'ospedale di Busto ha ora una capacità di 5000 litri, quello di Saronno da 3000 litri

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L’emergenza ospedaliera legata alla cura di pazienti affetti da Coronavirus ha fatto esplodere l’esigenza quotidiana di ossigeno liquido al servizio dei trattamenti per i malati. Una richiesta che ha costretto le aziende sanitarie a correre ai ripari implementando pesantemente le riserve.

L’azienda ospedaliera ASST Valle Olona ha proceduto proprio in questi giorni ha incrementare gli impianti di servizio agli ospedali di Busto Arsizio e Saronno. Questa mattina, sabato 28 marzo,  è stato posizionato all’ospedale di Busto Arsizio un serbatoio di ossigeno liquido. Nel presidio ospedaliero bustocco, infatti, si è passati da una media di 1300 chilogrammi di consumo al giorno a una media di 4000 chilogrammi al giorno.

Analoga operazione è stata effettuata, qualche giorno fa, anche all’ospedale a Saronno: qui sono passati da un consumo medio di 800 chilogrammi al giorno a circa 3000 chilogrammi.

Con i due nuovi serbatoi di ossigeno liquido aggiuntivi agli esistenti appena installati l’ospedale di Busto ha ora una capacità di 5000 litri, quello di Saronno da 3000 litri.

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Pubblicato il 28 Marzo 2020
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