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Sono 13272 i contagi in Lombardia, ma ci sono alcuni segnali incoraggianti

Una crescita costante, ma non esponenziale. Solo 25 i ricoverati in più nelle terapie intensive. Continua lo sforzo per aumentare i posti

Generico 2018

«Una crescita costante, ma non esponenziale». Nella quotidiana conferenza stampa (si va avanti da ventitre giorni) per l’aggiornamento dei dati sull’infezione da Coronavirus, l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha dato dati incoraggianti, anche se ancora drammatici

Si parla di 1587 contagiati in più in Lombardia, «sono circa 5mila i ricoverati in ospedale, +602. L’aumento dei ricoverati in terapia [tra sabato e domenica] è solo di 25, complessivamente sono 757». Un dato positivo perché «la media di crescita era di 45 al giorno».

1218 sono invece ad oggi i morti, 252 in più rispetto a ieri, quando erano 966 (prima ancora 890 e prima/744/617/468/333/267/154)

«Dati che indicano una crescita costante, ma non esponenziale: siamo sulla strada giusta, i risultati contiamo di vederli entro un’altra settimana»

Coronavirus, i numeri di domenica 15 marzo, per provincia

3416  i contagi in provincia di Bergamo, +552 rispetto a sabato 14 marzo; +351 in quella di Brescia, 1792 su Cremona, +227, 184 su Como, su Lecco 344 +57, in provincia di  Lodi 1320, +45 (dato molto positivo, considerato la situazione di partenza, dal primo focolaio di Codogno), su Monza 339, + 115.

La provincia di Milano registra 1750 casi, +200 (711, + 79 a Milano città). A Varese sono 184 i contagiati. Nel Varesotto la progressione è in termini assoluti simile a quella dei giorni scorsi, in cui si registravano (andando a ritroso) 158/125/98/75/50/44/32/27/23/17 casi.

I trasferimenti dalle aree più colpite sono costanti: Gallera ha citato ad esempio sono state spostate da Crema 5 persone, da Bergamo Est 15 persone, da Bergamo Papa Giovanni 17, da Iseo 2. Molti sono stati spostati «in strutture private», ha voluto sottolineare Gallera, un po’ polemico.

Terapia intensiva e respiratori in Lombardia

Sono 1200 i posti disponibili in terapia intensiva, 924 destinati al Covid-19. Gallera ha ricordato anche i 90 respiratori in più arrivati dalla Protezione Civile ,«c’è un impegno per altri 26 in tre giorni e 100 in sette giorni». 16 al San Carlo, 20 Papa Giovanni, le strutture private San Raffaele e Poliambulanza 14 e 16 posti in tensostruttura.

Più di 200 persone si sono candidate per entrare nel sistema sanitario (qui una storia).

Due i programmi previsti per l’aumento delle terapie intensive: «l’ambizioso di un grande ospedale da 500 posti di terapia intensiva, da realizzare con Guido Bertolaso» nei padiglioni della Fiera, e l’ipotesi di altri 192 posti di terapia intensiva, entro 15 giorni, tra San Carlo, Policlinico, Niguarda, San Gerardo, San Matteo.
Gallera ha invece precisato l’intenzione di «lasciare l’ospedale da campo come possibilità residuale» nella zona del Bresciano, area che preoccupava molto.

Coronavirus, l’isolamento sociale in Lombardia

«Le nostre città di Lombardia sono molto vuote, la gente ha raggiunto un gran livello di consapevolezza» ha detto Gallera. «Settimana scorsa avevamo notato molte persone con atteggiamento sbagliato, dopo sette giorni le cose sono molto migliorate. Ringrazio tutti».

Pubblicato il 15 Marzo 2020
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