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Alla casa di riposo di Lonate 4 morti sospette Covid e un contagiato

Dopo notizie che registravano come Covid dodici decessi, la Fondazione precisa i numeri. "Per pochi operatori siamo riusciti ad effettuare il tampone, cercheremo comunque di arrivare a tutti"

Lonate Pozzolo generica

Pubblichiamo la lunga lettera con cui la presidenza della Fondazione Anziani di Lonate Pozzolo chiarisce la situazione dei casi presentatesi nella struttura

 

Oggi, quale Presidente della Fondazione,  con il vice Direttore Sanitario Elena Colabufo e la Responsabile area socio-amministrativa Maddalena Mainini, presente il Sindaco di Lonate Pozzolo Nadia Rosa e l’Assessore ai servizi sociali Melissa Derisi, abbiamo incontrato tre rappresentanti dei familiari, in ansia per gli articoli pubblicati che riguardano anche la nostra RSA di Lonate Pozzolo.  Abbiamo loro descritto quanto stiamo facendo per l’assistenza e la cura dei loro cari, quanto stiamo attuando ai fini della gestione di questa emergenza sanitaria con tutti i protocolli di prevenzione a tutela dei lavoratori e quanto stiamo chiedendo alle autorità competenti per una procedura di analisi certa su anziani e operatori.

Anche la Fondazione Centro di Accoglienza Anziani – Onlus, come altre RSA, si trova ad affrontare la  difficoltà di questa pandemia mondiale. Una emergenza sanitaria che coinvolge operatori e ospiti anziani. Sin dal primo momento abbiamo coinvolto le competenti autorità territoriali per avere dei protocolli di analisi per la gestione dell’emergenza. Abbiamo applicato immediatamente le indicazione dell’Istituto Superiore della Sanità per la prevenzione e gestione del contagio.

Grazie anche agli aiuti e alle donazioni, i nostri operatori hanno sempre avuto la disponibilità di tutti i DPI di prevenzione necessari (mascherine, occhiali, guanti, camice, cuffia e copri scarpe).

Abbiamo proceduto ad una sanificazione di tutti gli ambienti una tantum  e attivato la sanificazione giornaliera (e anche più volte al giorno) di locali e bagni comuni,  comodini, spondine, carrelli ecc.. In questi giorni stiamo programmando con una ditta specializzata una ulteriore sanificazione di tutta la struttura, per ciascun piano e ambiente.

Ad oggi abbiamo la certezza di un solo caso Covid accertato, relativamente ad un paziente ancora ricoverato.

In merito all’artico di Uneba, che primariamente intende denunciare la difficile situazione che tutte le RSA stanno vivendo, compresa la nostra, si precisa che dei 12 decessi, 4 sono sospetti Covid, già dichiarati all’Istat.

Alcuni ospiti a tutt’oggi presentano febbre persistente e per questi anziani sono già stati avvisati i familiari. Per questo motivo ogni nucleo è in isolamento precauzionale: il personale di nucleo è sempre il medesimo e gli ospiti sono nelle stanze, o distanziati fra loro, per evitare al massimo contatti e contagio. Per ora non sono possibili attività di gruppo. Nonostante la carenza di personale in  malattia  (Asa, Infermieri, medici ed altri operatori), quasi un terzo del personale della Fondazione, assicuro che i nostri ospiti anziani sono assistiti con professionalità, competenza e amorevolmente seguiti. Abbiamo assunto nuovo personale ASA e stiamo cercando infermieri.

Ringraziamo tutti i parenti che ci hanno dimostrato l’affetto e una grande comprensione del nostro operare quotidiano.

Anche nelle difficoltà, non manca la telefonata ai parenti degli anziani in condizioni più critiche. Per questo va il mio ringraziamento a tutto il nostro personale in servizio, che nonostante la fatica dei doppi turni, comprende queste necessità e si dedica ancor di più al proprio lavoro, che in questo contesto è una vera missione.

I contatti con i familiari non sempre possono essere quotidiani, in questo periodo così difficile, e stante la carenza di personale, ma sicuramente non manchiamo di comunicare tempestivamente qualora ci fossero cambiamenti dello stato di salute precedentemente comunicato.

Fin da subito è stata nostra la battaglia per attivare i tamponi, non solo per gli  operatori, ma per tutti i nostri anziani, sicuramente persone con più fragilità e a rischio.

Per pochi operatori siamo riusciti ad effettuare il tampone e si continuerà con tutto il personale secondo le disponibilità. Cercheremo comunque di arrivare a tutti.

Ieri a metà pomeriggio la notizia dall’ATS che potremo finalmente far partire una procedura di effettuazione dei tamponi anche per gli anziani con sospetta infezione da Covid 19. Questa è stata la mia richiesta, anche alla Centrale Unica Regionale di dimissione post ospedaliera, in riferimento alle domande di ricovero degli ospedalizzati no Covid nei posti disponibili presso la nostra struttura: prima abbiamo bisogno che venga eseguito ai nostri ospiti il tampone per organizzarci.

Infine a breve riattiveremo le video-chiamate, speriamo entro Pasqua, vi terremo informati su tutti gli aggiornamenti tramite il sito della Fondazione.

Presidente

Rossi Enrica

Pubblicato il 04 Aprile 2020
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