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Anche quest’anno a Gallarate si accende lo scontro sulla bandiera europea “sfrattata”

È la settimana della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa: il sindaco Cassani ha esposto il vessillo bianco-rosso sul municipio, rimuovendo quello "blu stellato". E come due anni fa si accende lo scontro

Generico 2018

È ormai una tradizione gallaratese, diciamo così: arriva maggio e si accende lo scontro sulla bandiera europea “sfrattata” dal municipio di Gallarate.

Il punto di partenza, pretesto della polemica, è la Giornata della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. L’ente internazionale – o meglio: il comitato cittadino – invita i sindaci ad esporre la bandiera bianco-rossa. Un gesto che dovrebbe unire come non mai, specie in questo periodo, ma che a Gallarate diventa (anche quest’anno, come nel 2019) anche un momento di rivendicazione ideologica.

La bandiera è stata esposta sulla facciata di Palazzo Borghi e «rimarrà per qualche settimana», ha postato il sindaco Andrea Cassani. «Sempre come consuetudine ho fatto levare la “bandiera” dell’Unione Europea». Gesto rivendicato di un punto di vista ideologico, ovviamente, per ostilità alla Ue (“bandiera” è tra virgolette perché Cassani, già lo scorso anno, aveva contestato anche l’essenza ontologica della bandiera in assenza di norme ufficiali: ceci n’est pas un drapeau).

La mossa, fatta sul palazzo comunale e ripetuta dopo il 2018 (nel 2019 il clima era diverso), ovviamente strizza l’occhio a un certo pubblico, quello ostile alla UE.

All’opposto, l’atto politico in sede istituzionale ha infiammato le reazioni degli europeisti. «Questo gesto non solo costituisce una violazione della normativa, la quale prevede che la bandiera italiana e quella europea debbano necessariamente essere esposte insieme, ma ci ferisce come cittadini gallaratesi, italiani ed europei» hanno scritto i Giovani Democratici, che comunque si sono associati al ringraziamento alla Croce Rossa.

Critico anche il Movimento Federalista Europeo, sezione di Gallarate: «Il Sindaco Cassani non riconosce la bandiera  blu con le dodici stelle gialle come la bandiera di un’Istituzione politica, come simbolo di una unione tra i popoli che si è concretizzata con l’Unione Europea. È dunque un simbolo politico che non riconosce. È questa la forma più esplicita di un malcelato sovranismo, insito in questa scelta». 

«Ed è grave – continua l’MFE – che ciò avvenga in un momento storico-politico in cui l’Unione Europea è posta di fronte a gravi scelte che riguardano il futuro delle nostra società.  Di fronte alla crisi sanitaria, economica e ambientale l’Unione Europea può rispondere con successo sole se, dal corpo della società europea emergono  valori di unità politica e di responsabilità collettiva.  Senza questi valori non possono  determinarsi scelte politiche all’altezza della situazione.  E i valori europei passano anche attraverso i simboli. La bandiera europea è uno di questi».

Sia GD che MFE sottolineano come probabilmente la bandiera sarà assente anche il 9 maggio, 70° anniversario della Dichiarazione Schuman, primo momento ideale dalla quale prese avvio il processo di unificazione europea.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 08 Maggio 2020
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