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Riaprono i parchi di Lonate Pozzolo: i dubbi del centrodestra sul parco Bollazzi

La riapertura dei parchi di Lonate Pozzolo viene accolta scetticamente dalle opposizioni, che definiscono una scelta "superficiale" far accedere al pubblico il parco Bollazzi dopo tre anni di chiusura

Lonate Pozzolo generica

Da questa settimana la sindaca Nadia Rosa ha riaperto i cimiteri e i parchi di Lonate Pozzolo, anche il parco Remo Bollazzi, chiuso da tre anni.

«Il parco Remo Bollazzi verrà restituito all’uso pubblico, dopo la chiusura decisa a maggio 2017 dall’amministrazione Rivolta. Il parco è un bene comune che deve essere usufruibile da tutti, seppur con le giuste regole ed educazione», ha spiegato Rosa.

«L’importante è frequentare i luoghi pubblici sempre in sicurezza, rispettando le regole base ormai ben note a tutti: evitare gli assembramenti, mantenere le distanze interpersonali e proteggere le vie respiratorie con mascherine o altro indumento». I parchi saranno presidiati dalle forze dell’ordine e dai volontari della Protezione Civile, che sorveglieranno i cittadini sui comportamenti conformi al Dpcm.

«Sarà possibile svolgere attività motoria ma non saranno tollerati capannelli di persone che si assembrano in maniera contraria alle norme».

“SCELTA SUPERFICIALE”

«In merito alla decisione dell’amministrazione Rosa di riaprire il Parco Remo Bollazzi di via Antonio da Lonate, sbandierata come una conquista in barba all’odiato ex sindaco Rivolta, vorremmo fare alcune precisazioni», commentano Ausilia Angelino e i suoi consiglieri del centrodestra di Lonate.

«La decisione di chiudere il parco – continuano – assunta all’epoca, non fu frutto di un mero capriccio del potente di turno, ma arrivò a seguito di diverse lamentele dei residenti, lettere, documenti protocollati in comune, incontri e sopralluoghi. Il parco creava infatti notevolissimi problemi, se non di vero e proprio ordine pubblico, comunque legati alla quieta della vicina zona residenziale. Essendo divenuta la situazione insostenibile si optò per la chiusura, senza particolari rimostranze allora o in questi anni».

Le minoranze si interrogano se sia stata messa in atto un’adeguata procedura per la messa in sicurezza del parco: «Ci piacerebbe dunque sapere se, prima di decidere la riapertura, il sindaco si sia premurata di sentire i residenti, per raccogliere pareri e proposte in merito?». E, continuando: «Ancora, il parco è oramai chiuso da circa tre anni: è stato messo in sicurezza prima della riapertura? Sono state fatte le necessarie manutenzioni? Quali controlli sono stati preventivamente pensati per monitorare la situazione così che non degeneri come in passato?»

I consiglieri non accetteranno come risposta da Rosa «la scusa della mancanza del personale di polizia locale per i controlli». «Ancora prima di discutere dell’opportunità o meno di riaprire il parco – concludono – ci spaventa la superficialità con cui sempre si muove questa amministrazione».

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Pubblicato il 14 Maggio 2020
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