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Con il Terminal 2 di Malpensa chiusa anche la farmacia. Ma il lavoro continua a Somma

Dalle prime avvisaglie a febbraio al blocco quasi totale dei voli, fino alla prima ripresa a giugno, i farmacisti della Spes a Malpensa hanno assicurato un servizio continuativo. Ora l'impegno continua nei due punti vendita sommesi

Somma Lombardo generiche

Per tre mesi e mezzo hanno lavorato per dare servizi all’aeroporto ma a metà giugno hanno dovuto abbassare la serranda: parliamo della farmacia al Terminal 2 di Malpensa, che è stato chiuso con il trasferimento di tutte le operazioni di volo al T1.

«Per ora abbiamo dovuto chiudere provvisoriamente, perché non c’è più alcun passaggio» spiega Massimiliano Albini, amministratore della Spes, società comunale di Somma Lombardo, il Comune nel cui territorio rientra il T2 di Malpensa.

In un quadro di grandi incertezze per tante attività economiche in aeroporto, è una fortuna che la farmacia faccia riferimento a una società più ampia e con più punti vendita.  «Con il personale – continua Albini – non abbiamo avuto problemi, perché è stato “girato” subito a sollievo di altri punti vendita, che in questi mesi hanno dovuto comunque far fronte a grande richiesta legata all’emergenza Covid.

Il T2 è stato disattivato provvisoriamente il 15 giugno, ma la chiusura della farmacia non è stata immediata. «Abbiamo tenuto aperto per tre giorni» dice Stefano Morsanuto, da sette anni direttore della farmacia del terminal. «Il primo giorno qualcuno è passato, soprattutto a ritirare farmaci e prodotti prenotati, poi il passaggio è diventato zero». Al Terminal 2 infatti rimangono solo alcuni amministrativi della Sea, che però lavorano in una palazzina separata dal terminal vero e proprio.

Somma Lombardo generiche

«Sono andato qualche giorno fa a recuperare del materiale: all’interno il terminal è illuminato solo dalle luci d’emergenza, ho incontrato solo due persone» continua Morsanuto. Nei mesi precedenti il lavoro alle farmacie dell’aeroporto (anche al T1) è stato quantomai intenso, specie nella prima fase, quando l’aeroporto era percepito – per le sue connessioni con l’estero – come un luogo a rischio (in realtà non si è rivelato tale).

«In aeroporto l’attenzione alla prevenzione si è vista prima» conferma il direttore della farmacia. «I colleghi mi chiamavano anche da altre farmacie pensando che avessimo un maggior rifornimento: in realtà siamo stati tra i primi a finirlo, noi farmacie di Malpensa. Come farmacisti abbiamo poi avuto subito supporto dall’Ordine e da Federfarma che ha fornito mascherine di protezione nel periodo più critico, poi con l’azienda abbiamo avuto da subito un primo rifornimento».

Oggi il quadro, passata l’emergenza, è molto diverso. I farmacisti  hanno lavorato molto intensamente nel periodo appena passato, i tre addetti del T2 (direttore, altro farmacista e cassiera) sono andati a rinforzare gli altri due punti vendita della società comunale Spes, la farmacia “Soragana” dentro ad un centro commerciale lungo il Sempione e la “Pastrengo” che invece è più un punto vendita di quartiere, nella zona di “Somma bassa”. «Al terminal 2 abbiamo tanti clienti di passaggio ma anche un bel giro di clienti fissi, molti sono ripassati anche qui a Somma, ci hanno cercato» conclude Morsanuto.

«Le nostre strutture, anche nei momenti critici, sono sempre state disponibili e attrezzate» dice Albini. «Al pari del sindaco Stefano Bellaria, come amministratore di Spes ringrazio tutto il personale per l’impegno e l’attenzione che hanno messo». Complessivamente il settore farmacie di Spes impiega una ventina di farmacisti nei tre punti vendita, oltre a una mezza dozzina di amministrativi.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 26 Giugno 2020
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