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Si ferma ai quarti la F.lli d’Italia di Somma Lombardo

Le ragazze di Somma Lombardo dovevano ribaltare il 6 a 2 dell'andata. Di fronte avevano le favorite dell'Osteria grande di Bologna

Bocce varie

Quando si perde la gara di andata per 6 -2 rimontare è molto difficile, occorre sfoderare la classica impresa, è come pensare di scalare il K2, la grande montagna del Karakorum, domata il 31 luglio del 1954 da Compagnoni e Lacedelli con una memorabile scalata che infiammò l’Italia intera, poiché, è noto, il K2 è ritenuto una delle vette più ardue da conquistare, molto più impegnativo dell’Everest, la più alta cima del mondo.
Le ragazze dei F.lli d’Italia di Somma Lombardo erano fermamente intenzionate a ribaltare il risultato sfavorevole, pur considerando l’innegabile forza dell’Osteria Grande di Bologna, considerata la favorita per il successo finale. Leggendo i nomi delle atlete si può ben comprendere che si trattava di una finale anticipata: la vincitrice dello scontro avrebbe avuto notevoli possibilità di laurearsi campione d’Italia. Le lombarde Barbara Guzzetti, ex-campionessa del mondo ed europea, e Valentina Chicconi, campionessa europea, le bolognesi Chiara Morano, ex-pluricampionessa europea e Marina Draconi, un argento mondiale, senza contare la messe di titoli italiani vinti dalle quattro costituivano uno schieramento formidabile. La F.lli d’Italia avrebbe dovuto vincere sui fantastici campi di Daverio per 7-1 o almeno per 6-2 per sperare di superare l’ostacolo e accedere alle Final Four a Roma del 17 e 18 ottobre.
L’inizio prometteva subito molto bene, la Chicconi era ispirata e, pur avendo di fronte il mostro sacro Morano, lo soggiogava per 8-5: F.lli d’Italia 1 – Osteria Grande 0. Dall’altra parte la terna di Guzzetti/Francesca Dragoni/Luisella Secco prevaleva nettamente per 8-2: 2-0 per le lombarde.
Ma il vento favorevole stava lentamente girando, la Morano si vendicava crudelmente nella seconda partita, sbaragliando la Chicconi con un perentorio 8-1, anche se la Guzzetti, come sempre battagliera, spianava la Braconi per 8-0. Si girava così con un soddisfacente 3-1, che poteva lasciar presagire una rovente ripresa con gli scontri delle coppie, sulla cui consistenza le sommesi erano pronte a impegnare gran parte dei loro averi.
Ma sarà stato un rigurgito di reminiscenze scolastiche sugli ozi capuani di Annibale, sarà stata la consapevolezza di avere abbastanza prossimo il bottino, sul quale bastasse allungare la fatidica mano per accaparrarselo, sarà stata la sete di vittorie improvvisamente affievolita, sarà stata la presenza del folto pubblico – in sicurezza assoluta – anelante di sciogliere gli ormeggi per lasciare libero sfogo all’entusiasmo, ma le ragazze della F.lli d’Italia entravano in campo trasformate in senso negativo: la coppia Guzzetti/Secco perdeva malamente per 8-1 e quella composta da Chicconi/Dragoni, pur battendosi con foga, non andava oltre la sconfitta per 8-4.
Ormai con il punteggio sul 3-3 i giochi erano fatti e le bolognesi entravano meritatamente nella finale a quattro. La formula a questo punto mostrava ancora una volta la sua debolezza: le ultime due partite non venivano disputate perché tutto sarebbe rimasto immutato qualunque fosse il risultato finale.
Questi eventi non sono così rari, accadono sovente, annullando parte dello spettacolo al quale il pubblico, anche se non pagante, avrebbe diritto di assistere e ciò non fa affatto bene allo sport delle bocce. Sarebbe come se nel calcio, quando una squadra si trovasse in vantaggio per 5-0, la partita venisse fermata e i 22 in campo venissero mandati negli spogliatoi.
Era stata tentata una forma – ibrida, è vero, da correggere, altrettanto vero – di gara a squadre ad inseguimento altamente spettacolare proprio nel settore femminile: perché abbandonarla, invece di perfezionarla? Mah, mistero.

PILLOLE DI BOCCE
Venerdì 2 ottobre – Taino – Finale Serale Provinciale individuale A,B,C,D. 1) Chiappella Massimiliano – Possaccio 2) Barilani Walter – Cuviese

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Pubblicato il 04 Ottobre 2020
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