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È morto Nedo Fiano

Lo scrittore ebreo è morto oggi all'età di 95 anni. Nato il 22 aprile 1925 nel 1944 fu deportato in campii di concentramento e fu l'unico della sua famiglia ad uscire vivo

Generica 2020

Addio a Nedo Fiano. Lo scrittore ebreo è morto oggi all’età di 95 anni. Nato il 22 aprile 1925, al momento della vergognosa promulgazione delle leggi razziali viveva a Firenze.

In un incontro di alcuni anni fa al Tosi di Busto Arsizio: “Una condanna iniqua e assassina”, ricorda Fiano, “questi provvedimenti ci caddero addosso come un macigno: non ci fu quella solidarietà che ci aspettavamo”. Emarginati dalla vita pubblica, a Nedo e alla sua famiglia mancò il conforto e la vicinanza di amici e vicini che spesso chiusero la porta davanti alle loro richieste di aiuto.

Arrestato il 6 febbraio del 1944, Fiano fu rinchiuso nel carcere di Firenze e da lì condotto al campo di Fossoli. Il convoglio che lo portava ad Auschwitz assieme alla sua famiglia (11 persone in tutto) partì il 16 maggio del 1944. “Non eravamo più quelli che eravamo saliti sul treno”, sostiene Fiano, “Il viaggio ci ha trasformati”.

L’arrivo ad Auschwitz, tetramente illuminata dalle alte ciminiere dei forni, fu un’illusione. La speranza di trovarsi in un “impianto industriale”. Un sogno presto infranto dalla lacerazione della separazione dalla madre, che, avrebbe scoperto poi, nel giro di poche ore era stata uccisa, cremata e dispersa nel vento, con molte altre madri, con molti altri bambini.

“Per chi ci ha vissuto”, afferma Fiano, “Auschwitz non è un luogo è una sensazione. Il freddo mi entrava dentro e mi rosicchiava. Ero solo con me stesso”.

Trasferito alla fine della guerra a Buchenwald, Fiano fu l’unico superstite della famiglia; dei 581 deportati che avevano condiviso con lui il viaggio di andata per Auschwitz, solo 60 fecero ritorno e, di questi, solo una decina sono oggi ancora in vita. Di qui il valore del ricordo, dell’impegno doloroso a farsi testimone di quello che è stato. Di qui il monito: “colui che dimentica diventa complice degli assassini: una società come la nostra non deve trascurare il dolore e dimenticare il passato”.

Negli anni è stato un testimone importante per raccontare l’orrore dei campi di concentramento e l’olocausto.

Ha dato la notizia della sua morte il figlio, l’onorevole Emanuele Fiano.

Papà ci ha lasciati. Ci rimarranno per sempre le sue parole e il suo insegnamento, il suo ottimismo e la sua voglia di…

Pubblicato da Emanuele Fiano su Sabato 19 dicembre 2020

Pubblicato il 19 Dicembre 2020
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