Le panchine e via Manzoni, il commercio: “Serve un piano con visione”
La rimozione delle sedute in via Manzoni ha sollevato grande polemica, ma anche un certo confronto sui temi del decoro, della gestione di persone problematiche, dell'uso degli spazi urbani. Una riflessione dal mondo del commercio

Il “caso” delle panchine di via Manzoni ha sollevato grande polemica, ma anche un certo confronto nel merito della scelta e delle prospettive, che includono i temi – fortemente intrecciati – del decoro, della gestione sociale di persone problematiche, dell’uso degli spazi urbani. Pubblichiamo qui un commento di Luca Cucchiara, commerciante della via, che riassume il confronto con altri esercenti: viene toccato prevalentemente il tema “locale” della via e quello della vivibilità del centro, ma senza ignorare gli altri nodi della questione
Pazzesco come quattro panchine destino tal sgomento.
Da commerciante e referente della Via in questione, ho voluto confrontarmi con i miei colleghi perché questa scelta sicuramente influisce sul nostro lavoro.
Questo è il nostro pensiero: Nessuno di noi ha chiesto di togliere le panchine come soluzione al degrado generato da questi individui, perché nessuno con un po’ di senno penserebbe che togliere le 4 panchine sia risolutivo, ma come ha detto Matteo Ghelfi la situazione di urla e schiamazzi era lesiva per le attività e per l’immagine stessa della Via Manzoni (oltre che fastidiosa per i passanti) e serviva fare qualcosa di rapido.
Noi siamo dell’idea che anche il Sindaco sappia che questa è una toppa e vedendo certi movimenti di forze dell’ordine credo anche che l’assessore alla sicurezza ci stia lavorando.
Noi dal canto nostro stiamo lavorando alacremente per mantenere la Via Manzoni una via che da lustro al centro cittadino e siamo riusciti a favorire la riapertura di molte vetrine che nei prossimi 2 mesi verranno riaccese e spero di non leggere più cose tipo “la via è vuota ed è tutto chiuso” perché in quel caso avreste bisogno di un buon ottico (e in via Manzoni ce ne sono 3!).
Innanzitutto vogliamo chiedere al Sindaco, all’Opposizione e a chi vuol fare politica, UN PIANO CON UNA VISIONE AD ALMENO 10 ANNI, ci piacerebbe ascoltare cosa si vuol fare per rendere la città migliore per un periodo tanto in la che il mandato del prossimo sindaco sarà già finito!
Noi vogliamo 50-100- 200 panchine in centro per ospitare le persone che riempiranno la città che vorremmo torni a essere vissuta dalla strada e non dai monitor del pc. Ma per farlo occorre un piano di rilancio. Partiamo dal nuovo polo culturale? Bello! Rilanciamo i 3 teatri e il MAGA? Ottimo! Ripensiamo le luci con un progetto di illuminazione sostenibile che illumini le vie a giorno? FANTASTICO! Aiutiamo però anche gli imprenditori ad accendere vetrine vecchie e nuove, indaghiamo cosa manca e cosa i gallaratesi vorrebbero trovare in centro e diamo a chi può investire i vantaggi per farlo qua e non altrove!!
Togliere una panchina, così come pedonalizzare un’intera piazza, sono idee opposte che senza un adeguato contesto attorno non servono a Nessuno..tanto meno ai commercianti!!
Per tutti gli altri invece, per i cittadini che su 4 panchine hanno scritto 500 commenti e passa e per tornare sul tema….tutto l’ardore nei commenti precedenti usatelo per aiutarci a fare rete, per trovare le soluzioni, conoscete degli specialisti per queste persone? Vanno rimesse al mondo o devono essere impossibilitate a nuocere agli altri. Chi ha studiato sociologia, psichiatria, etc dia una mano alla città
Ed infine, per favore, da Gallaratese e commerciante, tornate a riempire la città, informatevi sulle eccellenze che abbiamo prima di sceglierle altrove, abbiamo tantissime attività aperte di altissimo livello, molte più vetrine aperte che chiuse, alcuni negozi storici hanno chiuso ma altri sono arrivati..venite a scoprili a cominciare da questo weekend che ci vedrà pressoché tutti aperti.
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