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Al fianco di tutti: la Croce Rossa di Gallarate nell’anno della pandemia

Non solo emergenza e soccorso: nell'anno del Covid il Comitato di Gallarate ha visto un grande aumento dell'attività sociale, a sostegno delle fasce più deboli della popolazione

Croce Rossa Comitato Gallarate

È un 8 maggio particolare, quello del 2021, anche per il Comitato della Croce Rossa di Gallarate. Arriva dopo un anno di grande impegno, ma anche di grande passione emersa, nuove necessità, un grande sostegno dal territorio.

Il Comitato gallaratese – guidato da Monica Trotta – è riferimento per una una dozzina di Comuni, ha 500 volontari ed è attivo in tutte le principali aree operative della Cri. Verrebbe da pensare soprattutto al lavoro sul versante del soccorso, dopo l’emergenza di inverno-primavera 2020 in cui le ambulanze erano onnipresenti. E invece lo spaccato di attività è più ampio.

«Quest’anno abbiamo rinforzato soprattutto il gruppo dell’area Sociale» spiega Patrizia Didò, consigliere del Comitato. Sono circa 200 i volontari che operano nell’Area del Sociale: «Ai progetti già attivi per la riduzione del danno da dipendenze e a quello per il supporto alle famiglie con malati di Alzheimer, si è aggiunta quest’anno una grossa presenza di persone che lavora nell’unità di strada per l’aiuto ai senzatetto e alle persone più fragili e ai margini». 

Generica 2020
Un servizio di assistenza ai senzatetto a Malpensa, prima della pandemia

Le “divise rosse” sono una presenza importante, in grado di accostarsi con umanità per ascoltare il bisogno delle persone in strada, che spesso sono diffidenti verso altre presenze istituzionali, ma – da qualunque parte del mondo vengano – riconoscono nella Croce Rossa l’approccio esclusivamente umanitario. Succede anche in una città come Gallarate, dove sono presenti sacche di forte disagio sociale, tra stranieri e anche tra italiani. Il servizio “su strada” oggi tocca punti critici della città come la stazione o i dintorni del cavalcavia della Mornera, dove ci sono insediamenti spontanei di persone senza casa.

Ma non c’è solo la strada nel lavoro dell’area sociale: «C’è stato un forte incremento dei servizi per gli anziani rimasti più soli in conseguenza dell’emergenza Covid». Una presenza di aiuto concreto ma anche contro l’isolamento sociale.

Croce Rossa Comitato Gallarate

Nell’anno del Covid

Al fianco di questo lavoro c’è stato poi il grande impegno dell’area delle emergenze, ovviamente per i servizi legati al Covid: «Abbiamo avuto un grande ruolo nei Punti vaccinali, in particolare con le infermiere volontarie, e abbiamo fornito supporto ad Asst nell’ambito della regolazione del flusso delle persone e nel mantenimento distanziamento, ma anche nel trasporto materiali».

Il fabbisogno per il gruppo emergenziale si è tradotto anche in un aumento dei volontari impegnati su questo fronte, che «oggi conta 60 persone, con un grosso lavoro di formazione svolto nonostante le difficoltà».

Croce Rossa Comitato Gallarate

In conseguenza della pandemia sono stati fortemente incrementati anche i trasporti sanitari non urgenti, con 1600 servizi nel 2020. Mentre 11mila sono stati gli interventi di emergenza e urgenza coordinati dal sistema 118. «Oggi abbiamo 200 soccorritori formati per questo tipo di attività».

La solidarietà e il legame del territorio con la Croce Rossa

Come in molte altre realtà, l’ultimo anno ha visto anche un forte rafforzamento del legame tra Cri e territorio. «Abbiamo ricevuto moltissime offerte di auto e sostegno da parte di semplici cittadini – racconta ancora Patrizia Didò – E abbiamo avuto molta disponibilità anche da persone che si sono accostate per diventare volontari, anche se non per tutti siamo riusciti a garantire la formazione e l’ingresso, a causa delle limitazioni pandemiche. Anche in questo periodo stiamo attivando nuovi corsi».

Generica 2020

Al Comitato Croce Rossa di Gallarate fanno riferimento anche tutti i Comuni direttamente confinanti (Cassano Magnago, Cardano al Campo, Samarate e così via) e ancora oltre (Arsago, Jerago con Orago, Ferno, Cardano al Campo, Besnate, Oggiona con Santo Stefano, Cavaria, Lonate Pozzolo, Vizzola Ticino).
C’è anche la sede di Somma Lombardo, mentre l’area delle colline a Nord della città – un po’ più isolata perché non attraversata da strade principali – è presidiata anche dalla sede di Sumirago. «Un gruppo molto motivato, di 20-25 volontari, attivi soprattutto nei trasporti sanitari non urgenti, ma anche nel sistema di soccorso».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 07 Maggio 2021
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