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Chiesti agli eredi di Oggiona il pagamento delle bollette 2020, ma la figlia è deceduta nel 2014

La missiva ricevuta attraverso uno studio di recupero crediti per conto di una nota azienda di fornitura elettrica. Il contratto risultava sottoscritto nel 2019 ma la figlia è scomparsa cinque anni prima

bolletta

Una diffida di pagamento per fatture del servizio elettrico non pagate ammontanti a 2079 euro, “da saldare entro e non oltre 10 giorni”.

È l’amara missiva ricevuta attraverso uno studio di recupero crediti, per conto di una nota azienda di fornitura elettrica, da una famiglia di Oggiona Santo Stefano. Con un doloroso particolare che rende la vicenda molto spiacevole: le fatture sono state emesse lo scorso anno ma risultano intestate alla loro figlia che purtroppo è deceduta nel 2014 e di quel contratto sottoscritto anni dopo è impossibile ne sapesse alcunché.

Una circostanza antipatica, perché ora è necessario risalire all’origine del pasticcio creato dall’azienda, ma soprattutto dolorosa per un padre e una madre che ora si sono rivolti ai carabinieri.

«Mia figlia ha sempre vissuto con noi e non ha mai avuto contatti con questa società e sono basito dal fatto che ora questa diffida mi arrivi addirittura in quanto erede, il che significa che sanno che mia figlia non c’è più».

Una comunicazione dal sapore quasi crudele che ora però interroga questa famiglia su come possa essersi generata questa situazione: «come vengono fatti questi contratti? Chi verifica le generalità che vengono fornite? Noi ci siamo rivolti ai carabinieri anche perché facciamo fatica a comunicare con la società. Ci muoveremo attraverso un legale».

Come beffa finale l’agenzia di recupero crediti ha anche chiesto 100 euro di rimborso spese per l’intermediazione.

Pubblicato il 26 Maggio 2021
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