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Dittatura o educazione civica? Fa discutere il divieto di assemblea all’Ite Tosi

Riportiamo la lettera di un genitore di una studentessa della scuola che accusa la dirigente Ferrario di eccessiva severità nei confronti dei ragazzi e la risposta della stessa

ite tosi

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un genitore di uno studente dell’Ite Tosi di Busto Arsizio in merito ai provvedimenti presi dalla dirigente scolastica dopo un’assemblea autogestita dagli studenti. Di seguito riportiamo la risposta della dirigente Amanda Ferrario, pubblicata sul suo profilo Facebook. Non è la prima volta che alcuni genitori criticano la linea dura della preside nei confronti degli studenti. A giugno dello scorso anno, infatti, ci furono proteste per l’annullamento del Prom (il ballo di fine anno, tradizione della scuola) a causa delle intemperanze viste durante i festeggiamenti dell’ultimo giorno di scuola.

Gentile direttore,

buongiorno sono un genitore decisamente perplesso per quello che sta succedendo all’istituto Enrico Tosi in queste settimane, istituto frequentato da mio figlia e quindi parlo per esperienza diretta e direi che manifesto una perplessità diffusa fra i genitori. In questo istituto la preside Dott. Amanda Ferrario così attenta ad apparire su i giornali fra politica, litigi con il sindaco e iniziative mai partite, sta istaurando un regime totalitario all’interno della scuola.
Per carità non è facile gestire così tanti adolescenti, ma i diritti fondamentali che sono la libertà di espressione e di confronto devono essere sempre presenti. Vi segnalo solo 2 degli ultimi provvedimenti.

Il primo: qualsiasi ragazzo che deve andare in toilette deve farlo chiedendo un permesso e solo se viene accompagnato da un bidello, vi ricordo che ci troviamo in un istituto con circa 2000 ragazzi, potete immaginare il caos che si sta generando. Fra attese mancata disponibilità del personale ed oltretutto con fastidio da parte dello stesso.

È di ieri, invece , il divieto di organizzare assemblee autogestite visto che in un incontro, avuto con un relatore esterno nella aula magna, i ragazzi hanno lasciato a terra delle cartacce. Quindi i ragazzi sono stati imbavagliati fino a fine anno, con la richiesta specifica di non fare girare la notizia all’esterno previo provvedimenti…

Tutto questo nasce dal fatto che i ragazzi stanno manifestando nelle varie assemblee una serie di difficoltà e di incongruenze che questo famoso istituto gli sta facendo vivere. Non sono un paladino dei ragazzi, ma tappare la bocca alle nostre nuove generazioni con delle scuse futili per paura di un confronto costruttivo con le stesse, va contro i diritti dei ragazzi, ma soprattutto non è giusto dare questo segnale di repressione a questi giovani. Punire 2000 ragazzi per le colpe di 5 non e’ un bel segnale . Ho l’ impressione che la preside abbia perso il polso dell’istituto probabilmente è troppo impegnata in altro.

Spero che questa mia mail venga pubblicata a nome mio e di tanti altri genitori che in questo momento non possono muoversi per paura di ritorsioni nei confronti dei figli.
Per farli crescere i ragazzi vanno responsabilizzati non repressi .
Saluti e grazie per l’attenzione
Mario Bartes

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La risposta della dirigente arriva, pubblicamente, sulla sua pagina Facebook

Cosa lamenta questo genitore? Che gli studenti debbano andare in bagno al cambio dell’ora (a tutte le ore!) oppure, se urgente, avvisando un collaboratore scolastico. E che, a seguito di un incontro autogestito dagli studenti lo scorso lunedì, durante il quale gli alunni (di tutte le classi) hanno lasciato l’aula magna piena di cartacce, avanzi di cibo, lattine vuote e rovesciate in giro, la preside (io) abbia sospeso le assemblee studentesche fino a che la scuola non verrà tenuta pulita come viene trovata ogni mattina.
Allora mi faccio alcune domande:

la scuola è un bene comune, è normale pensare che si possa lasciare qualsiasi cosa in giro, sporcarla, non averne cura.. tanto c’è sempre qualcuno che poi raccoglie i resti?

la nostra scuola è bellissima: ci crediamo che la bellezza faccia la differenza. L’abbiamo resa accogliente, verde, innovativa, sempre ordinata e pulita. Perchè permettere che venga maltrattata?
durante le ore di lezione, mi pare ovvio, si fa lezione. Perchè è lecito pensare, invece, che gli studenti possano uscire dalla classe quando vogliono?

Credere nell’alleanza educativa con la scuola è importante. O si va nella stessa direzione, docenti e famiglie, oppure si ottiene l’effetto confusivo nei nostri ragazzi. Perchè abbiamo smesso di credere che gli adulti siano in grado di fare scelte ponderate, mettendo in dubbio la loro autorità come educatori?

Non mi do delle risposte esaustive. Constato solo, con amarezza e delusione, che finchè alcuni genitori (pochi, per carità) non sapranno scegliere di mettersi dalla parte di chi va in classe, di chi amministra, di chi dirige una scuola – con tutte le sue criticità – pensando che ogni scelta effettuata dalla SCUOLA, che è di tutti ed è bene comune, sia presa per insegnare ai nostri studenti che la civiltà passa dal comportamento di ciascuno e siamo tutti responsabili di come viviamo, beh.. allora poi non lamentiamoci.
Non lamentiamoci di chi, se può, evade le tasse.
Di chi ruba.
Di chi fa il furbo.
Di chi salta la fila.
Di chi passa con il rosso.
Di chi smette di crederci.
Di chi non rispetta le regole.
Di chi crede che non ci sia più speranza.
Di chi insulta.
Di chi non si fida.
Perchè se il messaggio che passa è che siamo sempre contro qualcosa, contro qualcuno, contro il sistema e non pronti a costruire insieme, a capire, a ricostruire. Abbiamo perso la partita e abbiamo cresciuto male i nostri figli. Con la differenza che dalle scuole i ragazzi passano per qualche anno, ma nelle famglie e nella società, invece, rimangono a lungo.

Pubblicato il 02 Marzo 2023
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