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In attesa di decisione i residenti sfollati a Samarate restano fuori casa

È ancora attesa la relazione dei vigili del fuoco che dirà se il malandato edificio di via Statuto rimarrà agibile. Intanto i residenti della corte rimangono in una situazione precaria, in parte presso parenti, in parte ospiti in un b&b trovato dal Comune

Samarate generica generiche

La signora Lucia, all’ora di pranzo di giovedì, passa un po’ di tempo nel negozio della panettiera Angela Greco, in via Statuto a Samarate.
Se si esce dalla panetteria e si infila il portone si arriva a casa della signora Lucia, che però ora in casa non può andare: è infatti una delle sei persone “sfollate” martedì a seguito di un (limitato) crollo di materiali, che però ha fatto scoprire una crepa nell’edificio.

La palazzina, frutto di aggiunte successive dentro al cortile al civico 10-12 di via Statuto, dietro l’abside della chiesa parrocchiale, è stata sgomberata a seguito di un sopralluogo dei vigili del fuoco. «Io avevo segnalato la situazione di pericolo già prima, la mattina mi sono attaccata al telefono e ho chiamato tutti, alla fine per fortuna sono venuti i vigili del fuoco» dice la panettiera, Angela Greco, che è appunto “vicina di casa” delle persone che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni. «Non si può lasciare le case in queste condizioni», dice riferendosi allo stato della vecchia corte.

Quando rientreranno in casa gli “sfollati”?
Due giorni dopo l’intervento dei pompieri, ora si attende di capire i termini della questione.
«Prima di fare una valutazione bisogna attendere il verbale dei vigili del fuoco»  dice il sindaco Enrico Puricelli, che fin qui non ha emanato una ordinanza di sgombero, perché i sei residenti nell’edificio si sono allontanati volontariamente.

Il primo crollo – causato dall’intenso vento di martedì – aveva riguardato solo alcuni pannelli della malandata copertura di un’ala della palazzina, ma l’esame dei tetti aveva fatto poi fatto scoprire che nell’ala d’angolo (nella foto sotto) la copertura era lesionata e che c’è una crepa in un muro. È davvero una minaccia? Prima di tutto lo dirà la relazione del funzionario dei Vigili del Fuoco.

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In effetti l’edificio non sembra proprio ben messo, soprattutto nell’ala più “corta”, che confina anche con l’asilo: per precauzione una parte dell’asilo Macchi-Ricci (che ha l’ingresso in una via laterale) è oggi sbarrata, anche se non è stata dichiarata inagibile formalmente.

Nel frattempo una famiglia di quattro persone è ospite in bed&breakfast trovato dal Comune (ma se dovrà rimanere fuori casa, nel weekend dovrà cambiare alloggio nuovamente) mentre gli altri due residenti – due diversi nuclei – sono ospiti da altri parenti, in modo un po’ precario. La signora Lucia ha al suo seguito il fedele cagnolino: «Si accorge che in questi giorni va un po’ così» dice.

 

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 30 Marzo 2023
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